La foto che hai fatto al liceo ti dice quanto vivrai

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Una recente ricerca ha evidenziato una correlazione intrigante tra le foto degli annuari scolastici e la longevità.

Gli studiosi dell’Arizona State University e dell’Università del Texas ad Austin hanno riscontrato che gli individui percepiti come meno attraenti durante l’adolescenza possono avere un rischio lievemente maggiore di una vita più breve.

La foto che hai fatto al liceo ti dice quanto vivrai
foto@pixabay

Questo studio, pubblicato sulla rivista Social Science & Medicine, ha esaminato migliaia di foto di diplomi di scuola superiore degli anni ’50 in Wisconsin, USA. Un gruppo di giudici ha valutato l’attrattiva di 8.386 fotografie, suddividendole in sei categorie, dalla più alla meno attraente.

I ricercatori hanno poi confrontato queste valutazioni con i dati sulla mortalità fino al 2022, quando i soggetti avrebbero raggiunto gli 80 anni. I risultati hanno mostrato che chi si trovava nell’ultimo sestile di attrattiva aveva circa il 16,8% di probabilità in più di morire rispetto ai gruppi centrali. Interessante è che non c’erano differenze significative nei tassi di mortalità tra i gruppi intermedi e quelli più attraenti.

Connor Sheehan, uno degli autori dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo scoperto che coloro la cui attrattiva facciale era nel sestile meno attraente avevano un rischio di mortalità più elevato rispetto a quelli classificati come medi o alti.” Ha aggiunto: “È importante notare che abbiamo riscontrato pochi vantaggi in termini di longevità per coloro classificati come attraenti rispetto alla media.”

Questo studio si basa su precedenti ricerche che suggeriscono un legame tra attrattiva fisica e salute. Alcuni scienziati ipotizzano che le caratteristiche attraenti possano indicare informazioni sulla salute generale di un individuo. Ad esempio, studi precedenti hanno trovato connessioni tra il sistema immunitario e la percezione della bellezza.

Tuttavia, questo studio non dimostra un rapporto diretto di causa-effetto. I ricercatori hanno considerato vari fattori influenti come istruzione, reddito e salute, identificando quest’ultima come la variabile più significativa. Questo suggerisce che, in alcuni casi, una cattiva salute potrebbe contribuire sia a un aspetto meno attraente che a una vita più breve.

I limiti dello studio includono il focus su una specifica area geografica e un determinato periodo storico. Nonostante ciò, rappresenta un interessante punto di partenza per future ricerche sulle relazioni complesse tra aspetto, salute e longevità.

I ricercatori sottolineano la necessità di esplorare ulteriormente queste connessioni. Come scrivono Sheehan e il suo collega Daniel Hamermesh: “Gli scienziati sociali dovrebbero esaminare come l’attrattiva possa influenzare altri processi legati alla salute e alla longevità.”

Questo studio solleva domande provocatorie sul ruolo dell’aspetto nella nostra vita e nella società. È importante ricordare che l’attrattiva è soggettiva e influenzata da numerosi fattori, comprese le norme culturali e le preferenze personali. Inoltre, l’aspetto di una persona in un dato momento non riflette necessariamente la sua salute generale o la sua longevità potenziale.

I risultati potrebbero avere implicazioni per le iniziative di sanità pubblica. Comprendere i possibili legami tra aspetto esteriore e problemi di salute potrebbe permettere agli operatori sanitari di identificare e affrontare precocemente le problematiche di salute. Tuttavia, è essenziale trattare tali connessioni con cautela per evitare di rafforzare stereotipi o pregiudizi basati sull’apparenza.

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