Il dipartimento della difesa degli Stati Uniti sta analizzando l’opportunità di creare una flotta di droni guidata da intelligenza artificiale (IA), un passo considerato fondamentale per controbilanciare la crescente potenza militare della Cina.

La vicesegretaria alla difesa, Hicks, durante un intervento tenuto mercoledì, ha delineato i plani per investire massicciamente in questo ambito, prevedendo un budget di centinaia di milioni di dollari destinati al progetto.
Il disegno prevede la messa in servizio, entro un biennio, di migliaia di apparecchiature terrestri, marittime e aeree. Parallelamente, la Cina continua a incrementare i propri investimenti nella ricerca e sviluppo dell’IA, integrando senza restrizioni notevoli le nuove tecnologie nelle proprie forze armate.
La rivalità tra USA e Cina si estende anche al campo dell’economia e della tecnologia, con il deputato del Texas Michael McCaul che, in una recente intervista a Fox News Digital, ha evidenziato l’importanza di vincere questa “corsa” contro la Cina, sottolineando la necessità di interrompere l’esportazione di tecnologie cruciali negli Stati Uniti, che potrebbero essere sfruttate per scopi militari.
La competizione si intensifica ulteriormente con la “corsa all’oro” dei semiconduttori, un settore in cui sia gli Stati Uniti che la Cina stanno cercando di ridurre la dipendenza dai fornitori esterni. Gli USA hanno proibito gli investimenti nei chip cinesi, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale, un passo che ha visto una risposta simile da parte di Pechino.
Oltre alla produzione di chip, il Pentagono vede un ruolo rilevante per la flotta di IA nel garantire il predominio in questo campo emergente. Si prevede che i sistemi autonomi si focalizzeranno principalmente su navigazione e targeting, avvalendosi della realtà virtuale come tecnologia dominante.
Mentre si riconosce il potenziale degli apparecchi autonomi, il progetto del Pentagono guarda anche a Israele, dove è stato recentemente rivelato un velivolo avanzato che consente il tracciamento di obiettivi multipli anche in condizioni meteo avverse. Il progetto includerà lo sviluppo di navi autonome e droni che collaboreranno con gli equipaggi umani per garantire una copertura maggiore in situazioni di combattimento.
Nonostante l’entusiasmo per il progetto, rimangono preoccupazioni significative riguardo al finanziamento, con alcuni critici che suggeriscono che l’investimento previsto potrebbe non essere sufficiente per realizzare gli ambiziosi piani. Queste preoccupazioni riflettono quelle espresse nel Regno Unito, dove un budget di 100 milioni di sterline (circa 124,8 milioni di dollari) per l’acquisto di semiconduttori e processori è stato considerato insufficiente per competere con le superpotenze.
Il futuro del progetto è, quindi, ancora avvolto da una serie di domande irrisolte, in particolare per quanto riguarda il finanziamento e le reali capacità operative dei sistemi basati sull’IA. Tuttavia, è chiaro che l’intelligenza artificiale rappresenta un campo di battaglia cruciale per il futuro della sicurezza globale, con potenze mondiali che investono ingenti somme per garantire il loro primato tecnologico in un mondo sempre più digitalizzato.