Un esperimento al quale si sono sottoposte molte persone, un viaggio introspettivo dentro se stessi che molti hanno paura a portare a termine.
Si tratta di un esperimento molto semplice che si può eseguire tranquillamente in una stanza o nel bagno, l’importante è la presenza di uno specchio, ma gli esiti di questo esperimento possono essere estremamente inquietanti.
L’inquietante prova dello specchio l’ha sperimentata lo psicologo Giovanni Caputo dell’università di Urbino, quando sottopose 50 soggetti ad un esperimento in una stanza illuminata dalla luce di una fioca lampada posta alle spalle del soggetto.
La persona doveva guardare l’immagine del suo viso riflesso in uno specchio collocato a circa 40 centimetri dal suo viso l’esperimento durava all’incirca dieci minuti alla fine al soggetto veniva richiesto di descrivere quello che aveva vist.
Le risposte che lo psicologo ricevette lo lasciarono senza parole, una gran parte degli intervistati aveva dichiarato di aver visto il proprio viso deformato solo dopo pochi minuti dall’inizio dell’osservazione, altri affermavano di aver visto il loro viso cambiare e addirittura trasformarsi in quello di un parente o genitore ancora in vita oppure deceduto.
Una parte dei partecipanti non riusciva a distinguere più i suoi tratti fisici riconoscendo nel proprio viso delle caratteristiche estranee come se nello specchio si stesse riflettendo un soggetto sconosciuto.
Infine alcuni riconobbero nell’immagine riflessa quella di un essere fantastico o mostruoso insomma gli esiti cambiavano molto da persona a persona ma quasi tutti erano d’accordo su una cosa che l’immagine riflessa nello specchio non era più quella del proprio viso ma quella di qualcun altro o qualcos’altro.
Sebbene a primo impatto questa sembra quasi una leggenda, in realtà è il risultato di un esperimento condotto realmente, una spiegazione logica che il dott. Caputo suggerisce è che questi effetti, apparentemente inspiegabili, possono essere causati dalle combinazione delle distorsioni visive basiche che affliggono il sistema interpretativo della specificità del viso.
Il sistema d’interpretazione del cervello, cerca di adattarsi quando riceviamo stimoli monotoni per un lungo periodo, il fatto di fissare il nostro viso per così tanto tempo porta a creare nuove forme o tratti diversi da quelli che vediamo realmente riflessi nello specchio il nostro cervello riconosce il viso di una persona in modo rapidissimo i tratti del viso sono quelli più facilmente individuabili dal cervello umano.
Quando però lo stimolo visivo rimane uguale per molto tempo nella maggior parte dei casi la nostra mente rielabora quello che sta vedendo e lo può cambiare c’è anche un altro fattore che entra in gioco ossia il basso livello di luminosità nella stanza in questa situazione i contorni si confondono le linee si sfumano e si ha l’impressione di aver di fronte a sé un viso differente.
C’è però un esito ancora più inquietante nell’esperimento che potrebbe farci capire il perché lo specchio gioca un ruolo così importante legato a rituali e leggende e cioè che tutti e 50 partecipanti nel momento in cui hanno dovuto descrivere la loro esperienza hanno parlato di una sensazione di estraneità nel momento in cui si guardavano allo specchio un po’ come se dall’altro lato ci fosse qualcun altro a guardarli alcuni hanno addirittura riscontrato un espressione maligna nel viso dell’altro che ha portato molti di loro a uno stato d’agitazione fuori controllo.
fonte@L’inspiegabile