Se non avete ancora dato un’occhiata alla spia che nella vostra auto segna la quantità di carburante presente nel serbatoio, vi consigliamo di farlo immediatamente: oggi e domani infatti molto difficilmente riuscirete a trovare una pompa di benzina per far rifornimento.
Il perché è presto detto: la protesta dei gestori di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio porterà, oggi e domani, alla chiusura degli impianti su tutto il territorio nazionale, esattamente dalle 6 di mercoledì fino alle 6 di venerdì 8.
Le organizzazioni si aspettano una partecipazione compatta, anche perché viene chiesto al governo di “invertire una tendenza che ha come obiettivo la scomparsa della categoria: dalla fatturazione elettronica, all’introduzione degli ISA, che risultano fortemente penalizzanti per i gestori carburanti, ai registratori di cassa telematici per fatturati di 2 mila euro l’anno: tutti adempimenti inutili fatti per scaricare sull’ultimo anello della filiera, il più debole, oneri e costi e anche provvedimenti penali per errori formali”.
“Con questa politica – concludono le associazioni – il Governo sceglie di marginalizzare la nostra Categoria, anche attraverso la moltiplicazione di adempimenti fiscali, tanto inutili quanto dispendiosi, senza avere il coraggio di mettere le mani – riordinandola – in quella illegittima giungla contrattuale della quale si avvantaggiano solo soggetti che – fuori da ogni regola e, spesso da ogni legalità – continuano a tenere in ostaggio un settore che contribuisce con circa 40 miliardi/anno al bilancio dello Stato”.