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Trump vuole abbattere i gufi in America

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Una spesa miliardaria per salvare il gufo maculato

Un piano di abbattimento da 1,3 miliardi di dollari per proteggere il gufo maculato sta facendo discutere negli Stati Uniti. L’iniziativa, promossa durante l’amministrazione Trump, prevede l’eliminazione di centinaia di migliaia di gufi barrati, considerati una minaccia per la specie autoctona. Tuttavia, il Congresso ha sollevato forti dubbi sull’efficacia e sui costi dell’operazione.

Trump vuole abbattere i gufi in America

Perché abbattere i gufi barrati?

Il gufo barrato è una specie invasiva originaria della costa orientale del Nord America. Negli ultimi decenni, si è espanso nel Pacifico nord-occidentale, mettendo a rischio il gufo maculato, che necessita di ampi territori per sopravvivere. Secondo i biologi, questa competizione ha portato a un declino significativo della popolazione del gufo maculato, rendendo necessaria un’azione di contenimento.

Il piano, ideato dall’U.S. Fish and Wildlife Service, prevede l’abbattimento mirato dei gufi barrati su un’area di 60.000 chilometri quadrati tra California, Oregon e Washington per un periodo di 30 anni. L’obiettivo è ridurre la competizione e favorire la ripresa della popolazione del gufo maculato.

Il dibattito sui costi e sull’efficacia del piano

La proposta ha incontrato una forte opposizione da parte di 19 membri del Congresso, tra cui il repubblicano Troy Nehls e la democratica Sydney Kamlager-Dove. Secondo i legislatori, il costo stimato dell’operazione sarebbe eccessivo: circa 3.000 dollari per ogni gufo abbattuto, per un totale che potrebbe superare 1,3 miliardi di dollari.

Oltre all’aspetto economico, i critici mettono in dubbio l’efficacia del piano. In passato, gli scienziati hanno già sperimentato l’abbattimento controllato dei gufi barrati, eliminandone circa 4.500 dal 2009, ma i risultati non hanno garantito una ripresa stabile della popolazione di gufi maculati.

Un precedente pericoloso?

Il caso dei gufi barrati ricorda altri interventi simili nella gestione della fauna selvatica americana. In passato, il governo ha ucciso leoni marini e cormorani per proteggere le popolazioni di salmone della costa occidentale, e ha rimosso specie invasive di uccelli per salvaguardare quelle autoctone. Tuttavia, questi metodi sono spesso stati oggetto di controversie e polemiche.

Quali saranno le prossime mosse?

Al momento, il Dipartimento degli Interni non ha fornito risposte dettagliate sui costi e sull’implementazione del programma. Tuttavia, il piano prevede di eliminare oltre 2.400 gufi barrati già nel primo anno, con un incremento a 15.500 abbattimenti annuali dal 2027 in poi.

La questione resta aperta: il costo elevato e i dubbi sull’efficacia del piano potrebbero portare a una revisione dell’intervento. Nel frattempo, il destino del gufo maculato e del gufo barrato continua a dividere scienziati, ambientalisti e politici.