Attualmente, gli studi in America Centrale stanno rivelando nuove sorprese legate alla civiltà Maya, che una volta vantava più di 20 milioni di abitanti.
Questa cultura ha lasciato un’eredità immensa, con numerose tracce ancora oggi oggetto di scoperta. Gli scienziati hanno recentemente esplorato parti nascoste della fitta giungla, dove hanno trovato resti architettonici maya, inclusi vari templi e piramidi.
Questi edifici erano una volta parte di fiorenti insediamenti, ora ricoperti dalla vegetazione che si è insediata negli ultimi 500 anni.
Tra le scoperte più recenti c’è un notevole tempio a forma di disco, nascosto nella foresta, dedicato al dio Kukulkan, un serpente piumato a cui si attribuiscono molte incisioni.
Questo tempio è stato scoperto nella penisola dello Yucatan, in un’area denominata El Tigre, che potrebbe essere stato uno degli ultimi grandi insediamenti Maya prima del crollo della loro civiltà. Gli scienziati hanno individuato due livelli nella struttura, con la parte superiore caratterizzata da un enorme strato a forma di disco. Questo edificio suggerisce che gli architetti Maya erano influenzati da contatti culturali di mille anni fa con altre culture americane.
Curiosamente, la scoperta coincide con la costruzione di una nuova linea ferroviaria messicana vicina all’area. Questo progetto, sebbene costoso e complesso, promette di connettere diverse regioni del Messico.
Per quanto riguarda la caduta della civiltà Maya, tradizionalmente si è pensato a guerre ed epidemie. Tuttavia, una teoria più recente suggerisce che la distruzione ambientale abbia avuto un ruolo cruciale, con la deforestazione per la costruzione di grandi edifici che ha portato a una riduzione dell’evaporazione e delle precipitazioni, contribuendo al declino della civiltà.