Un dramma della follia? Della disperazione? Della solitudine?
Difficile dirlo ora, ma di certo la storia che in queste ore arriva da Reggio Emilia è a dir poco inquietante.
Tutto si è svolto a Cadelbosco Sopra, in un appartamento in via Gabella 6: qui gli inquirenti hanno trovato il cadavere di Mauro Culzoni, un disoccupato di 54 anni che si è tolto la vita probabilmente nella giornata di domenica, trovato riverso nel suo letto.
Ma la sorpresa e lo sconcerto sono stati doppi quando nella stessa casa è stato trovato anche un altro cadavere, quello di una donna di 81 anni, Adriana Caffarri, morta con ogni probabilità la scorsa estate, rinvenuta praticamente mummificata.
Seconda la prima ricostruzione, non si tratterebbe di un omicidio: la donna sarebbe morta per cause naturali ma il figlio per continuare a percepire la sua pensione non ne avrebbe denunciato il decesso, preferendo tenere il cadavere in casa.
I vicini di casa hanno riferito di aver chiesto spesso al figlio notizie della donna, che era in condizioni di salute già critiche, ma lui raccontava però che la madre era ospite di un’amica, nel modenese.
Le indagini dei militari di Cadelbosco Sopra proseguono. Le due salme si trovano ora al Policlinico di Modena: sarà un’autopsia a chiarire le cause del decesso della Caffarri.
L’uomo invece si è sparato con una pistola regolarmente detenuta, e prima di farlo ha tolto la vita anche al suo cane.