In queste ore, finalmente, il governo è pronto a rilasciare la nuova app Immuni, l’applicazione pensata per tracciare gli spostamenti degli italiani e scovare tutti i loro contatti nel caso si scoprano nuovi contagi.
Ma, proprio contestualmente al lancio, dei malintenzionati hanno ben pensato di “cavalcare l’onda” della notorietà dell’app, sfruttandone il nome per ingannare le potenziali vittime e lanciare un attacco hacker.
Cosa sta succedendo?
A quanto racconta Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza, alcuni criminali informatici hanno diffuso un’email contenente un ransomware, ossia un virus che “prende in ostaggio” i dispositivi degli utenti e chiede un riscatto.

Il software malevolo, chiamato FuckUnicorn, è nascosto all’interno di un messaggio apparentemente innocuo, che invita a cliccare su un sito fasullo che imita quello della Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani, per scaricare un file denominato “Immuni”.
Dal sito fasullo è possibile scaricare il file “IMMUNI.exe” che, una volta eseguito, fa entrare nel computer un malwareche provvede a cifrare i file presenti sul sistema Windows della vittima e a rinominarli assegnando l’estensione “.fuckunicornhtrhrtjrjy”.
Infine, il virus mostra all’utente un file di testo contenente le istruzioni per pagare il riscatto.