Il fumo è un vizio che costa molto caro sia in termini economici che in salute, anche chi vive accanto ad un fumatore è coinvolto anche più dello stesso fumatore, tante le strade per cercare di smettere, dalle sigarette elettroniche ai cerotti, ma per ripulire i nostri polmoni in modo naturale è possibile anche utilizzare semplici ortaggi e frutta come i pomodori e le mele, prodotti naturali che possono aiutarci a tenere puliti i nostri polmoni.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il fumo di tabacco causa circa 6 milioni di morti ogni anno e rappresenta la seconda causa di morte nel mondo (più di aids, incidenti e omicidi) e la principale evitabile.
Numeri che non sono difficili da immaginare se si considera che ad ogni boccata si sprigionano circa 4000 sostanze chimiche, tra cui il catrame che contiene sostanze cancerogene per i polmoni, che la nicotina agisce sul sistema cardiovascolare e nervoso creando dipendenza, che il fumo facilita l’aterosclerosi, l’infarto e le cardiopatie, danneggia numerosi organi e apparati, causa invecchiamento della pelle.
Smettere non è facile soprattutto perché nei primi giorni la mancanza della nicotina si fa sentire: oltre al forte desiderio di fumare è normale sentirsi inquieti, irritabili, depressi o stanchi; molti fanno fatica a dormire e a concentrarsi.
In questa fase, oltre ad aiutarsi con i prodotti sostitutivi della nicotina o con i farmaci prescritti dal medico, è bene concentrarsi sui vantaggi che si vogliono ottenere e sulle motivazioni che hanno portato alla decisione di abbandonare il fumo.
Per gestire inoltre l’aumento di peso dovuto all’assenza di nicotina (solitamente si tende ad ingrassare dai 2 ai 5 chili) è molto più utile aumentare l’attività fisica e alimentarsi in modo corretto.
Non accendere una sigaretta per 12 ore permette al corpo di purificare polmoni e sangue. Le tossine rilasciate a seguito della combustione del tabacco impediscono all’ossigeno di entrare nei polmoni e sangue. Il corpo riesce tuttavia a liberarsi da queste sostanze già entro 12 ore dall’ultima sigaretta.
Fumo, frutta e pomodori aiutano a ripristinare la salute dei polmoni
Per dare una mano al cuore si devono invece attendere 24 ore. Il rischio cardiocircolatorio comincia a diminuire infatti soltanto il giorno successivo all’ultima sigaretta. Già dopo 30 giorni di astinenza la capacità polmonare risulta esser in buona parte ripristinata. Le persone, sulla buona strada per esser considerati degli ex fumatori, possono notare meno tosse e meno mancanza di respiro. In tanti valutano la possibilità di svolgere una qualche attività fisica.
Eppure ci possono volere anche diversi anni prima che il corpo ritorni alle sue normali funzionalità, a patto che determinati organi non siano stati già irrimediabilmente compromessi.
A quanto pare, però, una dieta ricca di mele e pomodori può aiutare gli ex fumatori a riparare i propri polmoni provati dal vizio e aiutare tutti a rallentare il naturale declino dei polmoni dovuto all’età.
Ad affermarlo è una ricerca condotta presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e lo studio è stato pubblicato sulla rivista European Respiratory Journal, condotto nell’ambito del progetto di ricerca Ageing Lungs in European Cohorts (ALEC) Study, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Imperial College di Londra.
È emerso, nello specifico, che il consumo di pomodori e frutta fresca, mele in particolare, ha un effetto notevole sul rallentare il declino della funzione polmonare, segno che qualche molecola contenuta in questi cibi è attiva nel riparare i danni polmonari indotti dal fumo. L’effetto protettivo sui polmoni si vede con consumi di almeno due pomodori al giorno e di almeno tre porzioni di frutta (mela in particolare) al dì.
“La dieta potrebbe aiutare a riparare i polmoni danneggiati dal fumo e a rallentare il naturale processo di invecchiamento dei polmoni di tutti. La funzione polmonare comincia a declinare naturalmente intorno ai 30 anni, a velocita’ variabile a seconda della salute generale dell’individuo: la dieta potrebbe diventare un metodo per combattere il crescente aumento di una malattia cronica polmonare molto grave, il disturbo polmonare cronico-ostruttivo“, spiega l’autrice dello studio Vanessa Garcia-Larsen.