La questione del perché gli insetti siano attratti dalla luce artificiale è stata a lungo oggetto di studio e discussione nella comunità scientifica. Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications ha offerto nuove prospettive su questo fenomeno, svelando che la luce artificiale non attira direttamente gli insetti, ma interferisce con i sistemi di controllo che utilizzano per orientare il loro corpo durante il volo.
Questo studio contraddice l’ipotesi prevalente secondo la quale gli insetti sarebbero attratti dalla luce artificiale perché la confondono con fonti naturali di luce, come la luna, che utilizzano per la navigazione notturna.
L’esperimento ha impiegato tecniche di motion capture su scala degli insetti per registrare le traiettorie di volo di diverse specie di insetti in un ambiente controllato, illuminato da diverse fonti di luce artificiale. Le registrazioni hanno mostrato che, anziché dirigersi direttamente verso la fonte luminosa, gli insetti tendevano a orbitare attorno ad essa. Questo comportamento orbitale è stato osservato in tutte le specie studiate, comprese quelle diurne non generalmente associate alla cattura alla luce, come le libellule, e specie notturne come le falene.
Il dettaglio più interessante emerso dallo studio è stato il modo in cui gli insetti orientano il loro asse dorsale rispetto alla fonte di luce. I dati hanno rivelato che gli insetti inclinavano fortemente il dorso verso la fonte luminosa mentre volavano attorno ad essa, un comportamento che contrasta con l’idea che siano direttamente attratti dalla luce. Questa inclinazione dorsale verso la luce è stata quantificata con un indice che variava in modo significativo a seconda che la luce fosse accesa o spenta, dimostrando l’influenza diretta dell’esposizione alla luce artificiale sul comportamento di volo degli insetti.
Queste scoperte suggeriscono che la presenza di luce artificiale nella notte interrompe i meccanismi naturali di orientamento degli insetti, portandoli a intrappolarsi in un ciclo continuo di volo attorno alla fonte luminosa anziché attrarli da lontano. In sostanza, la luce artificiale crea una sorta di “trappola” comportamentale che altera il normale schema di volo e orientamento degli insetti.
Questa ricerca apre nuove vie per comprendere l’impatto dell’inquinamento luminoso sugli ecosistemi notturni e suggerisce la necessità di strategie di illuminazione più consapevoli per minimizzare le interruzioni degli habitat naturali degli insetti. La crescente evidenza dell’effetto perturbatore della luce artificiale sul comportamento degli insetti sottolinea l’importanza di adottare tecnologie di illuminazione che riducano al minimo questo impatto, preservando così i delicati equilibri degli ecosistemi notturni.
Queste ricerche, portate avanti da team internazionali, non solo arricchiscono la nostra comprensione del mondo naturale ma sollecitano anche un riflessione sulle conseguenze delle nostre scelte tecnologiche e sull’importanza di coesistere armoniosamente con l’ambiente che ci circonda.
