La vera identità dell’anticristo rivelata da un professore che spiega chi è in realtà il numero 666 descritto nella Bibbia.

La professoressa Kim Haines-Eitzen, esperta di cristianesimo primitivo e giudaismo alla Cornell University di New York, ritiene che il diavolo della Bibbia non sia in realtà un mostro dalla coda forcuta.
Nel Libro della Rivelazione della Bibbia, il diavolo è descritto come un grande drago rosso con sette teste, una coda enorme e dieci corna.
Dopo aver oscurato il Sole, Luna e delle stelle dal cielo, scatena una grande guerra con Michele e gli Angeli.
Il terrificante mostro viene sconfitto, incatenato e gettato nell’abisso sottostante dove viene imprigionato per 1.000 anni.
Per quanto epica possa essere questa interpretazione mitica, Kim Haines-Eitzen, professoressa di antiche religioni mediterranee alla Cornell University di New York, ritiene che il vero diavolo non sia quello descritto nella rivelazione.
La specialista del cristianesimo antico e giudaismo ha suggerito che il numero 666, dietro il quale si nasconde la Bestia e citata nell’Apocalisse di Giovanni, sia in realtà l’imperatore romano Nerone.
Haines-Eitzen ha notato che il 666 era il valore ebraico numerico del nome di Nero.
“C’è una forte argomentazione che può legare il numero 666 a Nerone, ‘imperatore di Roma dal 54 al 68 d.C.” spiega.
Una potenziale trappola in questa teoria è che alcune versioni della Bibbia hanno il 616 come numero della Bestia.
“Ciò che colpisce di questa teoria è che può aiutare a confermare l’identità di Nero, è che questo è il numero che si ottiene se si scrive Nero alla maniera latina.“
La teoria dell’imperatore romano è supportata in altre sezioni del testo biblico, ad esempio sempre nell’Apocalisse, Giovanni invia una lettera alla chiesa di Pergamo avvertendo che Satana vive tra i membri della loro congregazione e che il suo trono è in mezzo a loro.
Pergamum era la capitale della provincia romana dell’Asia, al momento, portando alcuni studiosi a concludere il trono o si riferiva ad un altare dedicato al dio greco Zeus, o ad un tempio dedicato all’imperatore romano Augusto.