È successo nel carcere di Guantanamo, Cuba, dove il semplice combattente islamico Mustafa al-Aziz al-Shamiri ha trascorso 4745 giorni dietro le sbarre; si tratta di un trentasettenne yemenita che nel 2002 è stato arrestato perché ritenuto membro di Al Quaeda;
tuttavia, dai documenti prodotti dal comitato governativo Periodic Review Board si legge che al-Aziz al- Shamiri potrebbe essere stato quindici anni in galera senza una colpa effettiva: si tratterebbe dunque di un gravissimo scambio di persona che però ha portato a conseguenze estreme; le autorità, in merito al madornale sbaglio, hanno affermato che “si è trattato di un errore di identità”, spiegando che “è stata fatta confusione sul suo nome”. Stando a quanto riportato nel documento, “Mustafa Abd-al-Qawi Abd-al-Aziz al-Shamiri, ha combattuto nelle fila jihadiste associate ai membri di Al Qaeda inAfganistan”
Ma poi la precisazione: “Crediamo che tutte queste attività siano state svolte da estremisti noti con nomi o alias simili“, e dunque non c’è nessuna prova “del coinvolgimento in queste azioni di Mustafa Abd-al-Qawi”. adesso il comitato sta decidendo se rilasciarlo o meno dalla prigione di massima sicurezza di Guantanamo.