Nel 2014 Xiaomi aveva venduto 61 milioni di smartphone, per un progresso del 227% rispetto al 2013: un risultato sorprendente, che aveva fatto prevedere all’amministratore delegato Lei Jun la vendita di 100 milioni di smartphone , commercializzati quest’anno.
La previsione molto probabilmente non si avvererà, visti i dati appena diffusi sulle vendite del primo semestre 2015, ma si continua a registrare comunque una forte espansione, che fa di Xiaomi uno dei principali produttori di smartphone al mondo.
Il produttore cinese di smartphone che ha messo in difficoltà colossi come Samsung e Apple, ha comunicato di avere venduto nel primo semestre 34,7 milioni di terminali: la società ha fatto registrare un incremento delle vendite del 33% rispetto allo scorso anno.
Ma non è finita qui: il colosso infatti ha deciso di muovere i suoi primi passi fuori dall’Asia.
La compagnia, soprannominata “la Apple della Cina” per via della somiglianza dei suoi telefonini con quelli della Mela, lancerà il suo ultimo smartphone, il Redmi 2, in Brasile, dove avverrà anche la produzione dei dispositivi per evitare le alte tasse imposte dal Paese sudamericano sull’import di elettronica.
Al momento invece pare ancora prematuro lo sbarco di Xiaomi sul mercato statunitense ed europeo.