Una questione molto importante e dibattuta negli ultimi tempi riguarda la privacy su Internet e la consapevolezza che hanno gli utenti delle applicazioni di messaggistica istantanea.
Quanto sono sicuri i nostri dati sensibili che inseriamo in queste piattaforme? A cosa andiamo realmente incontro quando decidiamo di associare il nostro numero a uno di questi servizi?
E se questi interrogativi, irrisolti, non bastassero, dobbiamo stare costantemente in allerta per i numerosi pericoli disseminati, tra truffe e raggiri di ogni genere.
Da alcuni giorni, ad esempio, molti utenti stanno ricevendo un messaggio WhatsApp od SMS da parte della Polizia di Stato che a seguito di un controllo ha appurato un accesso internet illegale da parte dell’utente su siti pirata o su siti “per soli adulti” con conseguente multa di 100 euro, pena il blocco del dispositivo tramite criptazione dei dati: una truffa in piena regola.
Il messaggio è il seguente: “La polizia avverte. Italia: l’accesso a Internet è limitato a causa della violazione di legge. Tutte le azioni fatte su questo dispositivo mobile sono state registrate. Tutti i vostri file sono stati criptati. La dimensione della Sua multa è 100€. Se si lascia che siano trascorse 24 ore senza pagamento, il tuo Google Account verrà bloccato e sarà oggetto di procedimento penale. La multa si può pagare con l’aiuto dei voucher PaySafeCard. Questo metodo di pagamento consente di effettuare un pagamento anonimo. PaySafeCard è disponibile in tutta sicurezza vicino a te in Italia.”
Un raggiro facilmente intuibile con un minimo di attenzione, se non altro per il testo che è scritto con un italiano molto discutibile. Questo fa pensare che i truffatori abbiano usato Google Translate per poter tradurre il testo in più lingue, per poi adattarlo ai diversi Paesi.
Un’altra truffa, che si ripete ormai da anni, riguarda un fantomatico rinnovo dell’abbonamento di Whatsapp.
“Caro cliente, uso gratuito per il tuo account scadrà entro 48 ore. Il tuo account verrà bloccato. È necessario rinnovare il tuo account o i vostri dati saranno persi (foto, video, messaggi)” e un bel link con scritto “Rinnovare l’account”.
Inutile aggiungere che dietro quei link si nascondono dei costosi servizi a pagamento (non riconducibili ed attribuibili a Whatsapp, estraneo alla vicenda) che vengono attivati dall’utente proprio al momento del click.