Un recente documentario rilasciato su Netflix, intitolato “The Greatest Night in Pop“, ha rivelato al pubblico sequenze mai viste prima della storica sessione di registrazione di una canzone avvenuta nel gennaio del 1985. Quest’opera cinematografica narra l’epica sfida di organizzare il più straordinario supergruppo dell’epoca, in un’era priva di tecnologie come cellulari ed email.
Il documentario ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico, grazie alla diffusione di una clip della registrazione che è diventata virale.
In particolare, si è riacceso l’interesse per un momento in cui il cantante di “Beat It” è stato visto lanciare sguardi alquanto sospetti verso alcuni suoi colleghi durante la registrazione.
Dopo aver eseguito la sua parte, Jackson interrompe il suo movimento per ascoltare con un’espressione seria e distaccata la performance vocale di un altro artista, nello specifico Huey Lewis dei News, che stava cantando una parte inizialmente pensata per Prince.
Successivamente, durante i momenti solisti di altri artisti come Cyndi Lauper e Kim Carnes, si nota nuovamente la reazione di Jackson, accompagnata dall’immagine di Daryl Hall che si copre le orecchie, suggerendo una possibile discordia sull’esecuzione.
Questo episodio, diventato virale, è considerato un antesignano dei meme degli anni ’80, in un’epoca precedente all’avvento di Internet. Il documentario offre anche una visione dei retroscena, inclusa una scena in cui Jackson fa notare a Cyndi Lauper come sembri che le persone ridano o parlino durante la sua esibizione.
Il documentario non solo racconta questi aneddoti, ma esplora in profondità il processo di creazione di “We Are the World”, inclusa la collaborazione tra Michael Jackson e Lionel Richie nella scrittura della canzone, destinata a raccogliere fondi per la lotta alla carestia in Africa.
Con testimonianze dirette di artisti come Richie, Bruce Springsteen, Smokey Robinson, Cyndi Lauper, Kenny Loggins, Dionne Warwick, e Huey Lewis, nonché musicisti, tecnici e personale di produzione, il film offre uno sguardo intimo su una delle serate più memorabili nella storia della musica pop, documentando le sessioni di registrazione presso gli iconici Henson Studios.