Lei è stata senza dubbio la capostipite di una fortissima ondata di cambiamento che ha pervaso, seppure con netto ritardo rispetto alla maggior parte del mondo occidentale, il nostro paese negli ultimi anni, ed è anche grazie al suo contributo che oggi possiamo festeggiare la nuova legge sulle unioni civili per le coppie omosessuali, appena varata dal Governo.
Vladimir Luxuria così commenta a Domenica In l’approvazione della Legge Cirinnà: “Io ho lottato tanto per una legge sulle Unioni Civili e sono grata di essere in una nazione che non si vergogna più dell’amore tra due persone. Ringrazio tutti quelli che con quel dito collegato al cuore hanno votato per l’amore”.
Luxuria in questa occasione racconta del suo passato difficile, partendo dal trasferimento a Milano, una città che le ha fatto capire di poter essere se stessa e dove avvertiva una realtà intorno a sé che non la faceva sentire esclusa, per poi parlare del tempo passato precedentemente nella sua Foggia, dove non si sentiva assolutamente accettata: “A scuola volevano farmi sentire una reietta: era brutto a scuola sentire le risatine dei compagni quando la maestra diceva il mio cognome, era brutto fare educazione fisica e ritrovare le proprie scarpe piene di pipì… C’è stato un periodo in cui volevo lasciare la scuola, ma per fortuna ho resistito e ho concluso i miei studi con 110 e lode. Non lo dico per fare la secchiona, ma per dare forza a quei ragazzi che stanno passando un brutto periodo. Ogni volta che sento di qualche ragazzo che si uccide è una profonda ferita: ognuno di noi deve sentirsi responsabile della qualità della vita degli altri. Ma voglio dire a quei ragazzi che alla fine vince l’amore, non l’odio, che c’è sempre qualcuno che ci ama”.