Ai meno esperti potrà anche sembrare strano, se non esagerato, eppure l’apporto di una semplice vitamina, per il buon funzionamento del nostro corpo, si rivela essenziale e fondamentale: gli esperti sottolineano infatti quanti danni possa provocare al nostro organismo la carenza di vitamina D.
Anche se, più che parlare di vitamina D, sarebbe più corretto riferirsi alle vitamine D. Con questo termine, infatti, si intendono tutti i composti pro-ormoni che contengono varia isoforme di calciferolo: vitamina D1, D2, D3, D4, D5. Fanno parte del gruppo delle liposolubili a cui appartengono anche la A, la E, la K.
Tra i tanti benefici che questa vitamina apporta al nostro corpo, spicca senza dubbio quella secondo cui questa sostanza può ridurre il rischio di cancro. Pare infatti che la vitamina D sia in grado di contrastare il tumore evitandone la proliferazione e inducendo la morte cellulare programmata (apoptosi).
L’ultima conferma arriva da uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, secondo il quale l’assunzione di 1100UI al giorno di vitamina D associata a 1500 mg/die di calcio ha portato a una riduzione drastica del rischio di cancro.
Un’altra ricerca pubblicata sul Journal of American Medical Association e condotta su oltre 2mila donne in post-menopausa, è riuscito a evidenziare che le donne con una quantità maggiore di vitamina D3 e calcio abbattevano del 30% il rischio di cancro.
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Psychiatry, poi, quando l’esposizione solare è bassa, altissime dosi di vitamina D hanno contrastato la depressione e migliorato la patologia in maniera decisamente significativa.
Alcuni studiosi hanno evidenziato addirittura una correlazione tra una maggiore presenza di vitamina D nell’organismo consente di abbattere addirittura di un quinto il rischio di morire prematuramente e, contemporaneamente di alzare l’asticella, almeno di due anni, per quello che riguarda la prospettiva di vita.
Le fonti alimentari attraverso cui assumere questa vitamina purtroppo sono piuttosto scarse. È contenuta nei pesci grassi come il salmone, nel fegato, nelle uova, nel burro, nelle carni rossi e nei vegetali a foglia verde, ma la vitamina D di solito si assorbe con l’esposizione al sole.