Un uomo che era stato erroneamente considerato deceduto a seguito di un grave attacco di sepsi ha condiviso di aver “intravisto il paradiso“, descrivendo un’avventura ultraterrena che lo ha portato in un luogo sorprendentemente insolito.
David Hanzel, 50 anni, originario della Carolina del Nord, ha aperto una finestra sulle sue riflessioni riguardo al mistero che avvolge la morte, argomento sul quale, come molti, aveva spesso meditato.
Dopo aver affrontato un periodo critico in ospedale a causa di un’intensa infezione polmonare e sepsi nel settembre del 2015, Hanzel ha vissuto momenti di incoscienza dovuti ad un arresto cardiaco, per poi cadere in coma per due mesi.
Raccontando la sua esperienza, ha illustrato come, in un momento di profonda malattia, dopo aver chiuso gli occhi, si sia ritrovato sotto un cielo notturno di una bellezza inaudita, privo di stelle o nuvole, senza percepire un inizio o una fine.
Durante questa esperienza, ha incontrato due entità che gli hanno fatto da guide attraverso questo vasto cielo, offrendogli una sensazione di familiarità e comfort.
Questi esseri gli hanno rivelato una luce splendente di un bianco dorato, attrazione di angeli, per poi condurlo in un luogo che ricordava un bar, ma di natura celestiale, dove le convinzioni personali definiscono la prima visione dell’aldilà, caratterizzato da bottiglie colorate e prive di alcol.
Al suo risveglio dal coma, Hanzel ha riportato una profonda trasformazione interiore, un desiderio di perdonare chiunque gli avesse causato dolore in passato. Questa esperienza gli ha fornito una nuova prospettiva sulla vita, sulla morte e sul significato più profondo delle credenze religiose.