Va al lavoro ogni giorno in aereo perchè costa meno che affittare casa

VEB

Oggi, con il costo della vita che continua a salire, c’è chi ha trovato soluzioni originali per ridurre le spese mensili. Un esempio eclatante arriva dalla Malesia, dove una madre superpendolare ha deciso di prendere l’aereo ogni mattina per andare al lavoro, invece di pagare un costoso affitto in città.

Va al lavoro ogni giorno in aereo perchè costa meno che affittare casa
foto@pixabay

L’idea di una “superpendolare” in Malesia

Protagonista di questa storia è Racheal Kaur, che vive a Penang e lavora a Kuala Lumpur. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, si sveglia intorno alle 4:00 del mattino per prepararsi e raggiungere l’aeroporto, prendendo un volo di circa 40 minuti che parte alle 5:55. Nonostante la levataccia, arriva in ufficio alle 7:45, pronta per la sua giornata lavorativa.


Perché volare conviene più di un appartamento in affitto

Pur lavorando per una compagnia aerea (AirAsia), Kaur ha spiegato di non avere accesso a benefit specifici per i dipendenti, quindi paga regolarmente il biglietto. Eppure, a suo dire, il pendolarismo in aereo risulta più economico dell’affitto a Kuala Lumpur, che costerebbe oltre 300 dollari al mese. Al contrario, scegliere di restare nella propria casa a Penang, dove ha un mutuo con una rata di circa 223 dollari, le permette di risparmiare e di stare con la sua famiglia ogni sera.


Bilanciare lavoro e famiglia

Tra le motivazioni che hanno spinto Kaur a diventare una superpendolare c’è il desiderio di essere presente nella vita dei suoi due figli, di 12 e 11 anni. Tornando a casa ogni sera, può aiutarli con i compiti e trascorrere del tempo di qualità con loro. Nonostante la stanchezza per la sveglia così anticipata, ritiene che il gioco valga la candela per mantenere un buon equilibrio tra carriera e vita familiare.


Non è l’unico caso di pendolarismo estremo

Quello di Kaur non è un episodio isolato. In passato, si è parlato di persone che si spostano regolarmente in aereo per ragioni di lavoro: c’è chi viaggia tra Minneapolis e Manhattan o chi si muove tra Charlotte e New York. Alcuni spendono cifre considerevoli ogni mese – oltre 1.000 dollari – pur di mantenere la residenza in una città e continuare a lavorare in un’altra.

Un caso degno di nota è quello di Caroline Colvin, una 23enne che vive a Manhattan ma lavora nel Maryland: pur ammettendo di pagare di più in affitto e spese varie a New York, ha scelto di rimanere nella Grande Mela, preferendola a una soluzione più economica.


Conclusioni

La storia di Racheal Kaur accende i riflettori su un fenomeno in crescita: il pendolarismo estremo. In un momento storico in cui i costi per vivere nelle grandi città aumentano a ritmo sostenuto, alcune persone preferiscono affrontare viaggi quotidiani insoliti ma potenzialmente più economici. Se da un lato la sveglia prima dell’alba non è per tutti, dall’altro la possibilità di tornare ogni sera a casa e risparmiare sull’affitto offre un equilibrio prezioso tra lavoro, famiglia e finanze personali.

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