Dopo due anni di pausa, l’Arizona ha ripreso le esecuzioni capitali. Mercoledì, lo stato ha proceduto con la condanna a morte di Aaron Gantzis, 53 anni, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Ted Price, ex marito della sua compagna, avvenuto nel 2002. L’uomo è stato giustiziato tramite iniezione letale poco dopo le 10:00 ora locale (19:00 in Grecia), come confermato dalle autorità statali.

La dichiarazione del procuratore generale
Il procuratore generale dell’Arizona, Chris Mays, ha commentato l’esecuzione sottolineando il ritorno della pena di morte nello stato:
“Oggi l’Arizona ha ripristinato la pena di morte e finalmente è stata fatta giustizia per Ted Price e la sua famiglia.”
L’ultima esecuzione in Arizona risaliva al 16 novembre 2022.
Il quadro delle esecuzioni negli USA nel 2025
Questa settimana negli Stati Uniti erano previste quattro esecuzioni. Martedì, un detenuto è stato giustiziato in Louisiana tramite asfissia da inalazione di azoto, una pratica che le Nazioni Unite paragonano a una forma di tortura. Oggi, altre due esecuzioni con iniezione letale dovrebbero aver luogo in Florida e Oklahoma.
Dall’inizio del 2025, negli Stati Uniti si sono registrate otto esecuzioni:
- Cinque tramite iniezione letale
- Due con inalazione di azoto
- Una per fucilazione, avvenuta in Carolina del Sud, la prima dal 2010
La situazione della pena di morte negli USA
Attualmente, la pena di morte è abolita in 23 dei 50 stati americani. In altri cinque stati (California, Ohio, Oregon, Pennsylvania e Tennessee) è in vigore una moratoria, imposta dai rispettivi governatori.
L’uso della pena capitale continua a dividere l’opinione pubblica statunitense, con alcuni stati che la applicano regolarmente e altri che ne riducono progressivamente l’impiego.