Le Guerre odierne le vince chi ha più soldi, più armi, più cattiveria, più sangue freddo, ma chi le paga?
Come al solito a pagare lo scotto maggiore sono i più poveri e deboli, quelle popolazioni già decimate da anni di combattimenti intestini, da fame e sete, malattie e infezioni che dilagano senza sosta.
E a pagare sono soprattutto i bambini: sono circa 70 mila i bambini hanno dovuto lasciare le loro case a causa delle ostilità nel nordest della Siria.
L’Unicef conferma inoltre che almeno 4 bambini sono stati uccisi e altri 9 feriti. Sette bambini sarebbero invece stati uccisi in Turchia. Lo rende noto Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef.
L’Unicef esprime poi “preoccupazione” per “almeno 170mila bambini che potrebbero avere bisogno di assistenza umanitaria a causa delle violenze in corso nell’area.
L’associazione umanitaria è presente in zona e sta facendo tutto il possibile, distribuendo in primis cisterne d’acqua ed effettuando screening sullo stato nutrizionale di donne e bambini, ma la situazione si aggrava di ora in ora.
“Mentre le violenze continuano ad acuirsi, l’Unicef chiede ancora una volta alle parti in conflitto e a tutti coloro che possono esercitare un’influenza di proteggere i bambini in qualsiasi momento.
Questi combattimenti nel nord-est della Siria e ovunque nel paese devono preservare le infrastrutture civili, che non devono essere utilizzate per scopi militari”, chiosano.
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