La notizia è stata resa nota qualche settimana fa e ha suscitato non poche polemiche: i tre principali operatori di telefonia mobile, Tim, Wind e Vodafone, hanno deciso di passare da una tariffazione mensile a una tariffazione ogni quattro settimane dei propri piani prepagati, ricavando così un tredicesimo canone che fino ad ora non era stato previsto.
In questa maniera i clienti si trovano a pagare ogni anno 13 volte e non più 12 mensilità e cioè circa l’8 per cento in più rispetto a prima. L’unica compagnia che non ha ritoccato il regolamento delle ricaricabili è 3, che però già da anni impiega il sistema di conteggio a settimane.
Tim, addirittura, ha deciso di far valere la modifica non solo sui nuovi piani ma anche su quelli esistenti, anche se ha comunque dato la possibilità ai suoi vecchi utenti di recedere dal contratto senza nessuna penale.
I clienti però non ci stanno a subire passivamente, e così hanno deciso di lanciare una petizione sul sito www.change.org che mira quindi ad abolire quanto deciso poche settimane fa da Tim, Vodafone e Wind.
«No alla tredicesima sui telefonini», scrive Grazia Molino, che ha lanciato l’appello, e nel giro di poche ore ha già ricevuto oltre 50mila sottoscrizioni.