E’ una delle manifestazioni canore più longeve del nostro paese, quella certamente più tenera e pura, l’unica che in questo momento difficile a livello mondiale più strapparci ancora un sorriso e una speranza per il futuro.
E c’è anche una canzone francese nella nuova edizione dello Zecchino d’Oro, la cinquantottesima di cui 56 a Bologna dopo le due iniziali a Milano.
Ed è toccato proprio a «Le parce que des pourquoi» aprire la kermesse canora dell’Antoniano. Un tributo che anche lo Zecchino ha rivolto a una città così duramente colpita come Parigi, in un’edizione che sarà peraltro dedicata a «Tutti i colori dell’uguaglianza».
Insieme al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, si andrà alla scoperta – attraverso testimonianze e performance – del valore dell’unicità e dell’importanza dei diritti garantiti a tutti senza discriminazioni.
12 le canzoni inedite in gara, con le quali il repertorio dello Zecchino d’Oro sale a 728 brani, 2 Paesi Esteri rappresentati, Egitto e Francia, 26 autori di testi e musiche, 10 arrangiatori, 14 piccoli interpreti provenienti da 12 diverse regioni d’Italia e selezionati dopo un tour che ha attraversato 16 regioni e 36 città, 60 i bambini del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna diretto da Sabrina Simoni che canteranno insieme ai solisti, e 2 conduttori, Flavio Montrucchio e Cristél Carrisi, per uno Zecchino d’Oro ricco di sorprese.