Un verme infetto ha trasmesso il tumore a un uomo colombiano

VEB

E’ il primo caso documentato al mondo, ed in tutta onesta noi speriamo sia anche l’ultimo, vista la gravità della notizia, e i rischi per l’uomo dinanzi a questa nuova “eventualità” di contagio.

Il ‘New England Journal of Medicine’ ha appena documentato il caso di un uomo che è morto a causa di un verme che gli ha ‘trasmesso’ il cancro. L’ospite indesiderato è riuscito a sopravvivere all’interno dell’organismo del paziente colombiano di 41 anni grazie all’indebolimento del suo sistema immunitario, a causa di una preesistente infezione da Hiv.

Nell’organismo dell’uomo erano stati ritrovati tumori di oltre 4 centimetri nei polmoni e nel fegato. Ma dopo ulteriori analisi, è emerso che le cellule tumorali erano grandi un decimo rispetto alle cellule umane normali. Esami molecolare hanno poi scoperto elevati livelli di Dna di tenia (Hymenolepis nana) all’interno di tali cellule. Purtroppo non si è fatto in tempo a curare il paziente, che è morto tre giorni dopo i risultati del test genetico.

La scoperta è davvero eccezionale perché non esistono, ad oggi, altri precedenti in letteratura scientifica di “trasmissione” di cellule tumorali. In altre parole, in questo caso, le cellule tumorali sviluppate all’interno del parassita si sarebbero poi trasmesse all’uomo, causandone la morte.

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