Un documento declassificato fa luce su un’epoca di tensione e mistero: gli Stati Uniti si preparavano seriamente all’eventualità di un’invasione aliena. Negli anni ’50, un’ondata senza precedenti di avvistamenti UFO scosse l’America, portando la CIA a prendere in considerazione scenari fino ad allora relegati alla fantascienza.
![Un vecchio documento della CIA rivela come gli americana si preparavano agli alieni](https://www.veb.it/wp-content/uploads/2025/02/Un-vecchio-documento-della-CIA-rivela-come-gli-americana-si-preparavano-agli-alieni.webp)
L’Estate del ’52: Quando i Cieli Americani si Popolarono di Oggetti Volanti Non Identificati
Nel cuore della Guerra Fredda, mentre la paura del comunismo serpeggiava, un nuovo terrore si insinuava nell’immaginario collettivo: quello di una minaccia proveniente dalle stelle. L’estate del 1952 fu cruciale, con un incremento esponenziale degli avvistamenti UFO, superiore di 20 volte rispetto alla norma. Questo picco di segnalazioni innescò un campanello d’allarme ai vertici del governo americano, spingendoli a valutare ogni possibile scenario, inclusa la più inquietante: un’invasione aliena.
Dal Progetto Blue Book alla Cospirazione del Silenzio: La Strategia USA per gli UFO
In risposta all’ondata di avvistamenti, l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti (USAF) aveva già avviato il Progetto Blue Book nel 1952, con l’obiettivo ufficiale di indagare sui fenomeni aerei inspiegabili e determinare se rappresentassero una minaccia per la sicurezza nazionale. Tuttavia, un documento segreto della CIA, ora declassificato, rivela una strategia più complessa e, per certi versi, inquietante.
Le prime analisi dell’intelligence USAF suggerivano che alcuni UFO mostravano capacità di volo “talmente avanzate da ipotizzare un’origine extraterrestre”. Di fronte a questa possibilità, la CIA non solo prese sul serio la minaccia aliena, ma pianificò anche una strategia di “smacheramento” pubblico degli UFO. L’obiettivo era duplice: da un lato, indagare segretamente sulla natura di questi fenomeni; dall’altro, evitare il panico di massa minimizzando pubblicamente la portata e la credibilità degli avvistamenti.
La “Smentita” Ufficiale e le Indagini Segrete
La strategia della CIA si concretizzò in una campagna di disinformazione orchestrata attraverso i media. La maggior parte degli avvistamenti venne frettolosamente attribuita a fenomeni naturali facilmente spiegabili, come palloni sonda, riflessi luminosi o eventi atmosferici. Televisione e giornali furono utilizzati per diffondere queste rassicurazioni, mentre dietro le quinte le indagini proseguivano in segreto.
Un gruppo di esperti, guidato da Howard P. Robertson, si riunì nel gennaio 1953 per pianificare “azioni future sul problema UFO”. Questo panel, noto come Robertson Panel, raccomandò di implementare programmi educativi per smentire gli avvistamenti UFO e insegnare al pubblico a riconoscere i fenomeni naturali confusi con oggetti volanti non identificati. Si pensò persino di coinvolgere la Walt Disney Corporation in questa operazione di “rassicurazione” di massa.
1953: La CIA Simula la Chiusura del Progetto Blue Book per Continuare in Segreto
Nel febbraio 1953, la CIA mise in scena una finta “bocciatura” del Progetto Blue Book. Questa mossa permise all’agenzia di proseguire le indagini sugli UFO in segreto, lontano dagli occhi del pubblico e della stampa. Il Progetto Blue Book continuò ufficialmente ad esaminare migliaia di segnalazioni, ma la sua vera natura era mutata: da studio pubblico a copertura per operazioni clandestine.
La Probabilità di un’Invasione Aliena e la Collaborazione con l’Australia
Il documento declassificato rivela anche una collaborazione segreta tra Stati Uniti e Australia per valutare la “probabilità di un’invasione aliena”. Questo progetto congiunto, attivo dal 1957 al 1971, testimonia ulteriormente la serietà con cui le autorità americane considerarono la minaccia extraterrestre durante quegli anni.
Nonostante migliaia di segnalazioni, nel 1957 il Progetto Blue Book giunse alla conclusione che solo una minima parte degli avvistamenti (appena 14 su 1.006 casi misteriosi) rimaneva inspiegabile. Tuttavia, l’esistenza di questo documento segreto della CIA riapre il dibattito sulla reale natura degli UFO e sulla trasparenza dei governi in materia di fenomeni aerei non identificati.