Sull’isola del Monte Athos, situata nel nord-est della Grecia, vivono esclusivamente uomini e l’accesso alle donne è proibito. Questo luogo, noto per essere un centro significativo del cristianesimo ortodosso, ospita circa 2000 monaci, tutti di sesso maschile.
La vita monastica e la contemplazione spirituale qui sono così fondamentali che si ritiene che la presenza delle donne potrebbe disturbare l’ambiente spirituale.
Il divieto per le donne di accedere al Monte Athos risale al 1045, e da allora le regole sono rimaste invariate. Il Monte Athos, il cui nome ufficiale è Stato monastico autonomo del Monte Athos, si estende su una superficie di 390 chilometri quadrati e si può raggiungere solo via mare. Governato da un consiglio di 20 rappresentanti di altrettanti monasteri, l’isola mantiene rigorosamente le sue tradizioni.
L’economia del Monte Athos si basa principalmente sulla produzione di olive e uva. Ogni giorno, l’accesso è limitato a 100 visitatori, i quali devono ottenere un appuntamento e un codice PIN da Salonicco, seguiti da un permesso di ingresso rilasciato dall’ufficio del porto. I visitatori non greci necessitano anche di una raccomandazione dal proprio consolato e un’autorizzazione dagli uffici degli affari esteri greci.
Il divieto millenario impedisce alle donne non solo di entrare nell’isola, ma anche di avvicinarsi a meno di 500 metri dalla costa. Questa regola è stata stabilita per preservare il voto di castità dei monaci. In sostanza, il Monte Athos può essere considerato un unico grande monastero che aderisce rigidamente alle sue antiche tradizioni.