9 anni fa, il Mars Reconnaissance Orbiter, fotografò uno strano buco sulla superficie di Marte, che si stagliava sullo sfondo del vulcano Mount Peacock.
Secondo i ricercatori, il buco scoperto potrebbe essere l’ingresso di un’enorme grotta. Dopo aver analizzato le immagini, gli scienziati sono giunti alla conclusione che il foro ha un diametro di circa 35 metri e una profondità di 20 metri. Sfortunatamente, non è chiaro quanto sia lunga questa grotta.
Di solito tali luoghi attraggono soprattutto gli scienziati, poiché sono protetti da influenze esterne e possono essere considerati luoghi in cui la vita può esistere. Nel preparare le missioni di ricerca, saranno alcuni degli obiettivi principali.
Una delle versioni principali dell’aspetto del buco è una caduta di meteoriti. Tuttavia, non è del tutto chiaro come sia nato “quell’imbuto” e dove è caduto il terreno.
Alcuni ricercatori ritengono che le caverne ramificate possano trovarsi sotto la superficie del Pianeta Rosso, dove potrebbero esserci ancora acqua liquida e altre condizioni favorevoli alla vita biologica.
Secondo questa ipotesi, i fori sono l’ingresso ai complessi delle caverne di Marte. Allo stesso tempo, i futuri coloni potrebbero prendere seriamente in considerazione quei luoghi, utili per l’insediamento umano.
Ma cosa potrebbe succedere se una diversa forma di vita extraterrestre fosse lì ad attendere i futuri coloni in queste grotte?