La condizione simile al coma potrebbe essere risolta attraverso gli ultrasuoni
Un nuovo trattamento sperimentale di due pazienti che erano in una condizione simile al coma ha ora convinto i ricercatori che gli ultrasuoni possono in alcuni casi avviare un cervello che è quasi incosciente.
Entrambi i pazienti avevano un danno cerebrale, il che significava che rispettivamente per 14 e 32 mesi mostravano pochissimi segni di coscienza ed era impossibile interagire in alcun modo.
I ricercatori dell’Università della California negli Stati Uniti hanno quindi cercato di influenzare il cervello con gli ultrasuoni.
Hanno focalizzato le onde sonore contro una struttura nel cervello chiamata talamo, che è coinvolta, tra le altre cose, nel sonno, nell’attenzione e nella coscienza. Il trattamento è durato dieci minuti ed è stato ripetuto una settimana dopo.
Pochi giorni dopo il trattamento, entrambi i pazienti sono stati in grado di rispondere a semplici istruzioni, come lasciare andare una palla. Potevano anche rispondere sì e no alle domande annuendo o scuotendo la testa.
Per un paziente il miglioramento è stato duraturo, mentre per l’altro paziente è purtroppo diminuito nei mesi successivi. Per un terzo paziente che ha ricevuto anche il trattamento, non ha avuto alcun effetto.
I ricercatori non sono sicuri della causa, ma la spiegazione potrebbe essere che il paziente ha subito lesioni al talamo stesso. Nel complesso, tuttavia, gli esperimenti mostrano che gli ultrasuoni in alcuni casi possono avviare un cervello in uno stato simile al coma.