Gli scienziati ne sono certi, quello individuato lo scorso anno dal California Institute of Technology, è il nono pianeta del nostro Sistema Solare battezzato con il nome di Pianeta X: gli ufologi esultano.
Perché è motivo di gioia per gli ufologi questa scoperta? Perché negli antichi testi mesopotamici questo corpo celeste è associato al Pianeta Nibiru che nella ufologia contemporanea ha una un’importanza primaria.
Nibiru, infatti, sarebbe il pianeta di origine di extraterrestri, in sumero Annunaki, che 445.000 anni fa furono i primi colonizzatori della Terra.
Furono loro che e accoppiandosi con l’Homo Erectus locale, generarono l’Homo Sapiens Sapiens.
La scoperta di Niribu, dunque, sarebbe la prova dell’esistenza degli extraterrestri.
Per gli studiosi Zecharia Sitchin e Burak Eldem, i manoscritti Sumeri quando parlano di Nibiru si riferiscono a un pianeta del nostro sistema solare ancora sconosciuto e grande il doppio della Terra, di colore rosso-oro.
Il periodo orbitale sarebbe di 3600 anni, il perielio (il punto più vicino al sole) è collocato tra Marte e Giove e afelio (il punto più lontano dal sole) molto più in là di Plutone.
Se così fosse il Pianeta X non potrebbe essere Nibiru perché lo scienziato Mike Brown e il suo assistente, Konstantin Batygin, lo scorso gennaio calcorarono che il pianeta individuato dovrebbe essere grande dieci volte la massa della nostra Terra.
In più il Pianeta è stato collocato, sempre dal Professor Brown, fra la costellazione di Orione e quella del Toro e il perielio sarebbe addirittura di 20mila anni.
Meno male, oseremmo dire. Possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo, visto che al Pianeta Nibiru è associata la fine del mondo che dovremmo aspettarci per il 2017, secondo la Bibbia, Nostradamus, e altre predizioni.
E’ in questo anno, infatti, che Nibiru dovrebbe collidere con la Terra. Ma se non è questo il nono Pianeta del Sistema Solare, forse, possiamo stare tranquilli.