Mentre gli avvistamenti di UFO fanno spesso notizia negli Stati Uniti, anche il Regno Unito ha avuto — e forse ha ancora — il suo lato “spaziale” segreto. Lo conferma Nick Pope, ex funzionario del Ministero della Difesa britannico, che ha lavorato per anni nell’ormai famoso “UFO desk”, l’ufficio ufficiale incaricato di indagare sugli oggetti volanti non identificati.

Un incarico reale, non fantascientifico
Dal 1991 al 1994, Pope ha ricoperto un ruolo unico all’interno del Ministero: indagare su fenomeni aerei inspiegabili, valutando possibili rischi per la sicurezza nazionale, la difesa e il traffico aereo. In un’intervista al podcast Area 52, ha raccontato i retroscena del suo lavoro, sottolineando come, nonostante l’importanza del compito, si trattasse di una piccola unità: lui e un assistente amministrativo.
“Camminavo nei corridoi del Ministero e mi prendevano in giro fischiettando la sigla di X-Files,” ha raccontato con ironia. Il soprannome che gli era stato affibbiato dai colleghi? “Nick Spooky Pope”.
Un lavoro tra radar, astronomi e… testimoni oculari
Anche se l’ufficio era ristretto, Pope aveva accesso a una rete di esperti e risorse specializzate, tra cui analisti radar, astronomi, meteorologi e persino agenzie di intelligence. Tutto ciò serviva per esaminare ogni segnalazione con un approccio scientifico e militare.
Il radar era uno degli strumenti principali: quando un avvistamento veniva corroborato da dati radar e testimoni qualificati — come piloti militari — l’evento veniva trattato con particolare serietà. Pope sottolinea come i rapporti dei piloti fossero spesso tra i più credibili: “Se un militare esperto racconta un incontro ravvicinato e ci sono anche riscontri strumentali, allora non si può liquidare la cosa come fantasia.”
Il bisogno di uno psicologo
Nonostante le risorse tecniche a disposizione, Nick Pope afferma che avrebbe voluto anche il supporto di uno psicologo. “Quando intervisti persone che raccontano avvistamenti o esperienze inspiegabili, avere un supporto psicologico professionale sarebbe stato utile,” ha ammesso.
Centinaia di segnalazioni ogni anno
Durante il suo incarico, Pope ha analizzato tra i 200 e i 300 casi l’anno, la maggior parte proveniente da comuni cittadini. Tuttavia, l’attenzione maggiore era riservata ai casi militari per la maggiore affidabilità delle fonti. Anche se molti casi avevano spiegazioni razionali, altri rimanevano inspiegabili e degni di approfondimento.
Un ufficio scomparso, ma l’interesse resta
L’“UFO desk” del Regno Unito è stato ufficialmente chiuso, ma l’interesse del pubblico non è mai venuto meno. Oggi Nick Pope continua a parlare della sua esperienza in interviste, documentari e conferenze, mantenendo alta l’attenzione su un argomento che, tra mistero e dati concreti, continua a far discutere.