Tumori, ecco i cibi da limitare per non ammalarsi

VEB

Ogni giorno in Italia si scoprono circa 1.000 nuovi casi di cancro e si stima che nel nostro Paese vi siano nel corso dell’anno più di 365.000 nuove diagnosi di tumore.

Numeri che fanno paura, che però vanno associati anche a quelli che ci dicono che negli ultimi anni sono complessivamente migliorate le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.

Merito soprattutto della maggiore adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e della maggiore efficacia delle terapie.

Molti tumori potrebbero, infatti, essere prevenuti o diagnosticati in tempo se tutti adottassero stili di vita corretti e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce.

Se tutti smettessero di fumare, il numero dei casi e delle vittime del cancro crollerebbe, ad esempio. La sigaretta infatti non danneggia solo i polmoni, ma molti altri organi.

Anche a tavola si può fare molto per proteggersi dalla malattia: gli esperti hanno appena diffuso una lista di cibi da diminuire categoricamente perché aumentano concretamente la possibilità di ammalarsi.

Tumori, ecco i cibi da limitare per non ammalarsi

Tumori, ecco i cibi da limitare per non ammalarsi

Tra questi in pole position troviamo lo zucchero bianco, la carne lavorata (insaccati e salumi) e in misura nettamente inferiore, la carne rossa. A mettere in risalto il ruolo alimentazione-cancro è stato ancora una volta il dottor Franco Berrino, epidemiologo all’Istituto nazionale tumori di Milano.

In occasione della presentazione del suo libro “Ventuno giorni per rinascere. Il percorso che ringiovanisce corpo e mente”, edito da Mondadori, Berrino fa una semplice considerazione: cambiare stile di vita e tipo di alimentazione – cambiamenti per i quali, tra l’altro, ci vuole davvero pochissimo tempo – ci garantiscono una longevità in salute.

Il saggio vuole stabilire e rendere noto il legame imprescindibile tra nutrizione, movimento fisico e pratica interiore e battere su un punto: diventare anziani pieni di salute è una possibilità alla portata di tutti, che si costruisce sulle scelte quotidiane e sull’esperienza di vita dettata dalla consapevolezza.

Il professor Berrino suggerisce quindi che l’alimentazione anti-cancro ideale dovrebbe essere costituita da cibo “vivo”, ovvero: cereali integrali, legumi, frutta e verdura in abbondanza, variando le qualità, seguendo il corso delle stagioni (no a prodotti di serra), possibilmente biologico.

Tra gli alimenti “morti” salvati dal professor Berrino abbiamo il pesce, dall’azione benefica per l’alto contenuto in grassi “buoni”, gli omega-3. Anche le carni se consumate con moderazione non sono del tutto demonizzate, purché provengano da animali allevati in condizioni ideali.

Non solo dieta, secondo il professor Berrino in soli 21 giorni è possibile acquisire nuove sane abitudini in grado di contribuire alla prevenzione del cancro, come la pratica di movimento aerobico ed anaerobico e la meditazione. Un percorso adatto a tutti, perché vivere sani e più lungo non è solo questione di fortuna, ma di una presa di coscienza.

Un ruolo importante può averlo anche il digiuno, “che si può praticare in varie modalità. Per 16-18 ore, cioè saltando la cena. Per 24 ore. Per 36. O per 2/3 giorni non consecutivi alla settimana. Il cosiddetto digiuno intermittente”.

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