Sarebbe delle “nuvole esagonali” la colpa della scomparsa del famigerato Triangolo delle Bermude di 70 aerei e centinaia di navi.
Si ritorna a parlare del “Triangolo maldetto”, o “Triangolo del Diavolo”. Quanti film e quanti racconti ha ispirato quella zona dell’Oceano Atlantico che disegna un triangolo tra Florida, Bermuda e Portorico.
Un Triangolo in cui sono successe cose stranissime, e inquietanti, negli anni: aerei e navi scomparse senza lasciare traccia e senza un’apparente motivazione.
Forze occulte assetate di vite umane o alieni curiosi di sapere chi sono e che cosa fanno gli abitanti del Pianeta Terra? La fantasia si è sbizzarrita.
Ma la scienza è altra cosa e si attiene sempre ai fatti. E così da studi e immagini satellitari hanno fatto supporre che le anomalie magnetiche che fanno impazzire le bussole possono essere provocate da bombe d’aria causate da nubi.
Il dottor Randy Cerveny dell’Arizona University e il meteorologo Steve Miller della Colorado University, sostengono, infatti, le condizioni atmosferiche avverse cui è soggetto il Triangolo delle Bermude, siano provocate dalle nubi esagonali, ovvero nuvole “chiuse” concentrate nella zona a ovest dell’area.
Spiega Cerveny che questi “getti d’aria che scendono dalla parte inferiore delle nubi a contatto con l’oceano possono generare onde di dimensioni enormi. Quello che abbiamo osservato, in quest’area, è proprio una forte concentrazione di nubi esagonali”.
Pare, dunque, che la presenza di queste nubi sopra le Bermude sia stata confermata dalle immagini satellitari.
I due ricercatori hanno studiato questa anomala concentrazione di nubi e hanno costato che producono vere e proprie “bombe d’aria” con conseguenti venti fortissimi che soffiano a 170/190 miglia orarie.
Gli scienziati pensano che questi venti siano tali da dare origini a tempeste impetuose capaci di capovolgere navi e far precipitare aerei.