Supercomputer made in Bari, ne vale 13 mila assieme

VEB

Definirlo supercomputer appare quasi riduttivo: si chiama ReCaS ed è la più concreta testimonianza di come i fondi pubblici europei possano essere spesi bene e fruttare molto di più di quanto speso.

ReCas è un super calcolatore costruito in tempi da record dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”: questo straordinario pc può vantare una potenza di calcolo complessiva uguale a quella di 13 mila computer, oltre a una capacità di memoria di più di 6 mila terabyte, senza contare lo scambio dati con l’esterno che avviene a una velocità di circa 10 Gigabit al secondo.

È integrato inoltre nelle e-Infrastructure nazionali e sovrannazionali: l’Infrastruttura di Grid Italiana (IGI), la Worldwide LHC Compunting GRID (WLGC), la European GRID Infrastructure (EGI) e la EGI Federated Cloud.

La struttura servirà, in futuro, per fungere da fondamentale risorsa per ricerche che necessitino di volumi molto elevati di risorse di calcolo. Si pensa potrà essere utilizzato, ad esempio, per elaborare i dati provenienti dai satelliti e dal Cern, cosicché ReCaS possa essere di ausilio in esperimenti di astrofisica o fisica subnucleare.

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