In un recente lavoro di ricerca, un gruppo di fisici della Cornell University ha suscitato grande interesse dimostrando come alcuni calcoli matematici possano avvalorare la narrazione della creazione dell’Universo descritta nella Bibbia. Il documento, depositato presso la biblioteca dell’ateneo, evidenzia la possibilità che l’Universo sia sorto da un caos iniziale, in linea con quanto raccontato dalle Sacre Scritture.

L’approccio matematico di Markov e la creazione
Utilizzando metodologie ispirate ai processi sviluppati dal matematico Andrej Markov, i ricercatori hanno tracciato una sorta di mappa evolutiva dell’Universo. Secondo le conclusioni del team, da un contesto iniziale caratterizzato dal disordine più completo avrebbe preso forma un cosmo regolato da leggi fisiche stabili e universali, come la costanza della velocità della luce e la forza di gravità. Questa trasformazione dal caos a un sistema armonioso, suggeriscono gli esperti, rispecchierebbe sorprendentemente i racconti biblici in merito alla genesi del mondo.
Contraddizioni e nuovi scenari di ricerca
Nonostante il parallelo tra scienza e fede, i ricercatori evidenziano anche discrepanze rilevanti. Mentre la Bibbia descrive Dio con sembianze umane, dagli studi fisici emergono invece forme di energia e vibrazioni alla base dei processi cosmici, dati che contraddicono la tradizionale visione antropomorfa della divinità.
Questi risultati aprono orizzonti affascinanti nel dibattito tra scienza e religione, spingendo studiosi di diverse discipline a confrontarsi su come interpretare in chiave moderna i testi sacri e la loro corrispondenza con le più recenti scoperte scientifiche. L’auspicio è che questo studio possa favorire nuove prospettive di ricerca, stimolando un dialogo costruttivo tra il rigore dei calcoli matematici e l’interpretazione spirituale dei fenomeni cosmici.