Il monaco buddista tibetano Yonghe Mingyur Rinpoche è un rinomato praticante e insegnante di meditazione; ha iniziato a meditare a soli nove anni.
In uno studio a lungo termine pubblicato di recente, gli scienziati hanno scoperto che il cervello di un monaco di 41 anni sembra otto anni più giovane: forse è stata la meditazione che gli ha permesso di rallentare l’invecchiamento cerebrale.
Lo studio è stato condotto da esperti dell’Università del Wisconsin a Madison. I ricercatori hanno studiato il cervello di Yonge Mingyur Rinpoche usando la risonanza magnetica quattro volte per un periodo di 14 anni; La prima risonanza magnetica è stata eseguita quando il monaco aveva 27 anni.

Allo stesso tempo, 105 adulti (all’incirca della stessa età di un monaco buddista) di Madison, nel Wisconsin, eseguivano una risonanza magnetica del cervello; sono diventati un gruppo di controllo che ha permesso agli scienziati di monitorare l’invecchiamento cerebrale nella gente comune.
Gli scienziati hanno quindi utilizzato lo strumento di apprendimento automatico Brain Age Gap Estimation (BrainAGE), che misura l’età del cervello in base alla materia grigia.
L’analisi ha mostrato che il cervello del monaco sta invecchiando più lentamente rispetto alle persone del gruppo di controllo; tuttavia, come indicato, in alcune aree del suo cervello non c’erano differenze rispetto a queste aree nel gruppo di controllo, il che suggerisce che le differenze nell’invecchiamento del cervello derivano da cambiamenti correlati comuni nella materia grigia.
Allo stesso tempo, lo studio ha scoperto che il cervello di Yonge Mingyur Rinpoche è diventato maturo più velocemente.
Una possibile spiegazione suggerita dagli scienziati è la presenza nel cervello di aree che iniziano a lavorare all’età di circa 25-30 anni (ad esempio, aree regolatorie che svolgono un ruolo importante nel controllo dell’attenzione), che possono maturare prima nelle persone che pratica la meditazione.