Stephen Hawking, un eccezionale fisico teorico e cosmologo, ha profondamente influenzato la nostra comprensione dell’universo.
Nato l’8 gennaio 1942, esattamente tre secoli dopo la morte di Galileo Galilei, Hawking ha coltivato fin da bambino un insaziabile interesse per le stelle e lo spazio. Cresciuto durante l’epoca della corsa allo spazio, quando l’umanità era impegnata a decifrare i misteri dell’universo, Hawking è stato probabilmente ispirato a dedicarsi alla fisica teorica e alla ricerca delle verità cosmiche.
Nonostante le difficoltà incontrate a causa della diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) in giovane età, Hawking ha proseguito i suoi studi di dottorato in cosmologia presso l’Università di Cambridge. La malattia lo ha costretto presto su una sedia a rotelle e, dal 2005, ha dovuto utilizzare un sintetizzatore vocale per comunicare. Tuttavia, il suo spirito e la sua curiosità instancabile non sono mai svaniti, ispirando milioni di persone in tutto il mondo. Come Albert Einstein prima di lui, Hawking ha raggiunto una popolarità immensa nel mondo della scienza.
“Dobbiamo cercare di comprendere l’inizio dell’universo da un punto di vista scientifico. Questo potrebbe essere un compito che va oltre le nostre capacità, ma dobbiamo almeno provarci”, sosteneva Hawking.
Poco prima della sua morte, Hawking ha sviluppato una delle sue teorie più famose, in collaborazione con il cosmologo Thomas Hertog. Questa teoria definitiva sull’origine dell’universo sosteneva che l’universo fosse più semplice di quanto si pensasse in precedenza e che fosse finito. Basata sui principi della meccanica quantistica, questa teoria superava i limiti dei modelli precedenti, offrendo una comprensione più coerente delle origini dell’universo. Secondo Hawking, l’universo può essere descritto come un’entità finita e autonoma, senza la necessità di una singolarità iniziale.
“Siamo solo una razza di scimmie avanzate su un pianeta che è più piccolo di una stella normale. Ma possiamo comprendere l’universo. Questo ci rende speciali”, è una delle citazioni più celebri di Hawking, che riflette la sua visione filosofica del posto dell’umanità nel cosmo.
Hawking ci ha ricordato le nostre umili origini e quanto siamo piccoli rispetto al vasto cosmo. Tuttavia, è la nostra capacità di riflettere, mettere in discussione e comprendere l’universo che ci rende unici.
“Per sopravvivere come specie, prima o poi dovremo viaggiare verso le stelle, e oggi ci dedichiamo alla prossima grande svolta dell’umanità nello spazio“, affermava Hawking, sottolineando l’importanza dell’esplorazione spaziale.
Il fisico ha spesso sottolineato come i cambiamenti climatici, le epidemie e la crescita della popolazione rappresentino gravi minacce per la nostra sopravvivenza sulla Terra. Credeva che gli esseri umani dovessero trovare un nuovo pianeta entro i prossimi 100 anni. Nel 2017, Hawking ha invocato uno sforzo globale per riaccendere l’entusiasmo per i viaggi spaziali, simile a quello degli anni ’60, quando l’uomo camminò per la prima volta sulla Luna. Egli sosteneva che la tecnologia necessaria per il prossimo grande passo era “quasi pronta”.
“Ricordati di guardare le stelle e non i tuoi piedi. Cerca di dare un senso a ciò che vedi e chiediti cosa stai facendo all’universo. Essere curioso. Non importa quanto possa sembrare dura la vita, c’è sempre qualcosa che puoi fare per raggiungere il successo. L’importante è non mollare mai”, diceva Hawking, enfatizzando l’importanza della curiosità e di un atteggiamento positivo.
La vita e il lavoro di Hawking ci ricordano l’importanza della curiosità scientifica e della costante ricerca della conoscenza. Non solo ha ampliato la nostra comprensione dell’universo, ma ha anche ispirato milioni di persone a perseguire i propri sogni e a non arrendersi mai. La sua eredità continua a vivere, incoraggiandoci a porre domande e a cercare risposte che siano fondamentali per il progresso umano.
Una sua ultima grande citazione riassume perfettamente la filosofia del grande fisico: “Non esiste sfida più grande dello studio dell’Universo.”