Come ha confermato lo stesso stato in un rapporto pubblicato lo scorso agosto, il mercato degli stupefacenti in Italia è quantificabile in 14 miliardi di euro, praticamente il valore di una ‘manovrina’, ripartiti fra cocaina 43%, cannabis 28%, eroina 16,2%, sostanze sintetiche 12,7%.
Un mercato enorme, con una clientela trasversale a tutte le età e le classi sociali, e che coinvolge naturalmente anche giovani e giovanissimi.
L’Espad monitora ogni anno dal 1999 il consumo di tabacco, alcol e sostanze stupefacenti tra gli studenti europei di 35 paesi compresa l’Italia per segnalare i comportamenti a rischio tra i giovani, in vista di campagne educative e preventive.
I dati raccolti nello studio «Espad Italia», condotto nel 2016 su 2 mila giovani nel Lazio tra i 15 e i 19 anni, evidenziano che il 36% dei teenager ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita (maschi 41%; femmine 32), mentre il 29% ha riferito di averlo fatto nel corso dell’ultimo anno (maschi 34%; femmine 23).
Nessuna novità sulla droga più diffusa, che ancora una volta si conferma la marijuana, ma stupisce la sostanza che si colloca subito dopo sul podio, che sta emergendo prepotentemente e si sta diffondendo fin troppo velocemente.
Questa sostanza è la «spice», conosciuta anche con il nome di «K2»: a usarla nel Lazio sono stati in circa 35 mila giovani (pari al 13,5%, altro record a livello nazionale). Inoltre la spice è la seconda sostanza più diffusa, seguita dagli psicofarmaci (usati da 22 mila ragazzi).
Spice, sempre più diffuso tra i giovani italiani
Si è largamente diffusa negli Stati Uniti occidentali, mentre all’ interno dell’Europa in Gran Bretagna (dove è conosciuta come Black Mamba), per poi penetrare in Germania ed Europa settentrionale.
Viene presentata come innocua ma ha effetti micidiali, in parte ancora sconosciuti. Secondo lo studio che ha raccolto le risposte a un questionario a cui sono stati sottoposti in forma anonima, studenti delle scuole superiori, delle sostanze “sconosciute” ha fatto uso l’11%, pari a 275mila ragazzi, almeno una volta e il 35,5% di questi, almeno 98mila, lo ha fatto 10 volte e più.
In Rete in proposito girano video che fanno accapponare la pelle e che mostrano gli effetti devastanti della nuova droga usata dai giovani che assomiglia ad uno spinello ma è molto più pericolosa.
La spice non è solamente un singolo farmaco, ma una vasta gamma di prodotti chimici di laboratorio progettati per imitare gli effetti del noto composto psicoattivo nella marijuana chiamato THC che funziona attaccandosi ai recettori nel cervello. Le sostanze chimiche fanno la stessa cosa ma possono essere oltre 100 volte più potenti e produrre effetti selvaggiamente diversi rispetto all’erba.
Definita anche la droga degli zombie perché dopo l’assunzione immobilizza, questa marijuana sintetica può provocare, tra l’altro, accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione sanguigna, visione offuscata, allucinazioni sensoriali, aggressività.
Se la cannabis quindi provoca un aumento della frequenza cardiaca, quello della Spice potrebbe portare ad infarti, ictus, gravi danni ai reni, al fegato e a psicosi.