Senza volerne fare a tutti i costi una questione estetica, sovrappeso e obesità sono vere e proprie patologie che non vanno sottovalutate se si tiene al proprio benessere fisico.
Del resto le conseguenze di obesità e sovrappeso sulla salute sono molte e varie: dall’aumento del rischio di morte prematura a diversi disturbi debilitanti e psicologici che non sono letali, ma che possono influire negativamente sulla qualità della vita.
Più dell’85% dei pazienti che soffrono di diabete di tipo 2 è in sovrappeso, tuttavia non si sa con esattezza il motivo per cui le persone in sovrappeso corrano maggiori rischi di soffrire di questo disturbo. Probabilmente il sovrappeso modifica in qualche modo le cellule, rendendole più resistenti all’insulina, l’ormone che stimola il prelievo di glucosio dal sangue alle cellule, dove viene usato per produrre energia.
Chi è in sovrappeso corre un rischio maggiore di soffrire di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) alto e di colesterolo HDL (colesterolo buono) basso, tutti fattori di rischio per le patologie cardiache e per l’ictus. Il grasso in eccesso, soprattutto quello addominale, può inoltre produrre sostanze pro-infiammatorie e l’infiammazione dei vasi sanguigni e delle altre zone dell’organismo che ne deriva può far aumentare il rischio di patologie cardiache.
La sindrome metabolica è strettamente correlate all’obesità ed in particolare a quella addominale: questa altro non è che un insieme di fattori di rischio per le coronaropatie e il diabete connessi all’obesità. Chi soffre della sindrome metabolica corre un rischio circa doppio di soffrire di coronaropatie e un rischio cinque volte maggiore di soffrire di diabete di tipo 2 rispetto alla popolazione generale.
Il sovrappeso può far aumentare il rischio di soffrire di diversi tipi di tumore, tra cui il tumore del colon, dell’esofago e dei reni. Nelle donne il sovrappeso è correlato anche al tumore dell’utero e al tumore al seno postmenopausale. Ingrassare in età adulta fa aumentare il rischio di soffrire di diversi di questi tumori, persino se non si è in sovrappeso né obesi.
Spiaggia metà degli italiani sono obesi e sovrappeso
La situazione, a livello mondiale, non è affatto rosea e colpisce purtroppo anche le fasce di età più giovani, con un aumento del sovrappeso e dell’obesità infantile che gli specialisti non esitano a definire come una vera e propria epidemia, ed anche in Italia i numeri parlano chiaro.
Nonostante il caldo spinga a spogliarsi, quasi la metà degli italiani (45,9%) non sono pronti alla prova costume, visto che si trova in sovrappeso o addirittura obeso nonostante la corsa last minute a diete e all’attività fisica per recuperare la forma perduta.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base del rapporto Osservasalute presentato questa settimana, nel primo weekend di vero sole del 2018 .
“Il problema di una forma non proprio longilinea riguarda 23 milioni di persone adulte lungo tutta la Penisola – rileva la Coldiretti – ma coinvolge in misura maggiore le regioni del Sud, con il record della Basilicata che ha il 52,7% della popolazione in sovrappeso o obesa, seguita dall’Abruzzo con il 52,3%, dal Molise con il 51,9%, dalla Campania con il 51,1%, la Calabria con il 50,4% e la Sicilia con il 49,1%. Il Nord è invece in genere più in forma con il Trentino Alto Adige che guida la classifica degli snelli con appena il 38,8% della popolazione che ha problemi di bilancia, seguito dal Piemonte con il 40,9%, la Lombardia con il 43,2%, la Valle d’Aosta con il 43,4% e la Liguria con il 44%. Mentre la regione del centro Italia che vince sulla prova costume è il Lazio con solo il 42% degli adulti che combatte con la pancetta”.
Per fortuna negli ultimi anni sulle tavole nazionali è tornata in maniera con forza la Dieta mediterranea con un aumento record dei consumi che va dal +7% per il pesce fresco fino alla crescita del 4,3 per la frutta fresca nel 2017 secondo elaborazioni Coldiretti su dati ismea. Un andamento positivo che riguarda anche gli ortaggi freschi con un +4% favorito anche – continua la Coldiretti – da nuove modalità di consumo sospinte anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe come centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari ai più piccoli.
Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno comunque consentito al nostro Paese di conquistare primati mondiali di longevità: la speranza di vita degli italiani è salita a 82,8 anni, 85 per le donne e 80,6 per gli uomini.