Definita come “male oscuro” o “male del secolo”, la depressione colpisce milioni di persone in tutto il mondo, trasversalmente a tutte le età e classi sociali.
La depressione attanaglia in una morsa in cui ci si sente stritolati, da cui sembra impossibile uscire senza il giusto sostegno, e che può essere aggravata anche da un uso sconsiderato dei social network.
Proprio i social, nati per mettere in connessione le persone, potrebbero al contrario aumentare il proprio senso di smarrimento e insoddisfazione: a lanciare l’allarme i ricercatori dell’Università della Pennsylvania, a Filadelfia, in uno studio che ha considerato tre social network: Facebook, Instagram e Snapchat.
Gli autori affermano che si tratta del primo studio che stabilisce un “chiaro collegamento causale” fra la diminuzione dell’uso dei social e un minor senso di solitudine e manifestazioni collegate alla depressione.
“Quando si osservano le vite degli altri, soprattutto su Instagram, è facile concludere che siano più interessanti o migliori della propria”, spiega Melissa G. Hunt, che però conclude che la soluzione non è eliminare del tutto i social, ma limitare il loro uso a non più di 30 minuti al giorno.
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