La Slovenia ha detto di nuovo no ai matrimoni e alle adozioni per le coppie gay.
Il referendum ha respinto oggi la legge che regola l’istituto della famiglia: fino ad ora quest’ultima ammetteva le unioni tra persone dello stesso sesso e l’adozione per le coppie omosessuali; Contro questa legge si è espresso il 63,3% del corpo dei votanti, mentre ha votato in maniera favorevole soltanto il 36,7%.
Sono stati in 387mila a dire di no alle unioni gay superando di gran lunga il quorum di 342 mila voti contrari necessari per abrogare la legge; quest’ultima era stata approvata in Parlamento lo scorso marzo con 51 voti favorevoli e 28 contrari; tra i sì i partiti della coalizione governativa e la sinistra, mentre il centrodestra era già contrario.
Poi il 23 marzo partì l’iniziativa civile “Ne va dei bambini” e la storia della legge per l’istituto della famiglia si capovolse nuovamente: si iniziarono a raccogliere le firme per il referendum abrogativo e in poco tempo le sottoscrizioni giunsero a 40 mila.
Oggi, dopo tanti cambiamenti in materia e una divisione dell’opinione pubblica su due fronti opposti, la Slovenia ha deciso che le coppie delle stesso sesso non possono più sposarsi né adottare bambini.