Uno dei maggiori successi del teatro francese, rappresentato in 32 paesi, ha ispirato due film tra cui “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi: stiamo parlando della commedia “Le prénom” di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, che approda al teatro Sistina di Roma con il testo riadattato da Carlo Buccirosso e Sabrina Ferilli: il titolo è “Signori… le paté de la maison”. “Abbiamo fatto una trasposizione per rendere i personaggi più inerenti alla nostra realtà e riconoscibili per il pubblico italiano”, ha raccontato la Ferilli, la quale interpreta anche il personaggio principale, Gabriella. La trama si svolge durante una cena per festeggiare il fratello di Gabriella che sta per avere un bambino.
“La cena diventa una lite perenne tra mio marito e mio fratello, una lite politica, perché il fratello è di destra, borghese, strafottente, l’altro è un insegnante universitario, in depressione per come la situazione politica evolve. Io sono una maestra che si è dedicata alle figlie e alla famiglia. Durante la lite, esplodo anch’io con la mia ribellione e la frustrazione per aver lasciato il lavoro”, dice la Ferilli che, con la vivacità dei suoi toni, ironizza sull’emancipazione femminile che “è basata sulla capacità della donna di fare l’uno e l’altro, lavoro e famiglia, senza che lo stato ci aiuti. L’emancipazione è solo nostra, per cui se prima o lavoravi o stavi a casa, adesso devi essere così brava di lavorare, di fare la madre e pure la moglie, se no come succede spesso tuo marito ti scarica e ti ritrovi da sola con il lavoro e i figli“, racconta la Ferilli a Repubblica.
Il personaggio del marito è interpretato da Maurizio Micheli, tra l’altro anche regista dello spettacolo, mentre il fratello è interpretato da Pino Quartullo. “In scena siamo sei personaggi, ormai siamo molto affiatati, la commedia è di grande ritmo, con battute comiche, sarcastiche anche cattive”. La lite scoppia quando si annuncia il nome del nascituro, che nel film di Francesca Archibugi, “Il nome del figlio”, era Benito, mentre nella commedia teatrale è rimasto quello del testo originale: Adolf.