Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’Italia non è un Paese incurabile, come ha tenuto a dire durante l’assemblea dell’Anci.
Ci mancherebbe che dicesse il contrario. Con tutto il bene che vogliamo a questo nuovo Presidente, indubbiamente ottima persona, ci sembra essere ritornati al ruolo di facciata che i vari capi dello Stato hanno svolto per decenni.
All’inizio il Presidente sembrava quasi ingessato, terrorizzato dal proprio nuovo ruolo. E va bene, ci sta. Ora però deve aprirsi ed essere anche propositivo, non solo certificativo come i primi presidenti del dopoguerra.
L’Italia ha bisogno di una funzione presidenziale attiva, non di prammatica, non di conferimento di onorificenze e di partecipazione a cerimonie.
Il Presidente Pertini aveva cominciato a dire ed essere qualcosa di diverso. Da allora molte cose sono cambiate.
Il ruolo, la funzione, l’impulso positivo dato dai successivi presidenti è stato diverso, fino ad arrivare a Giorgio Napolitano, che si è posto e imposto non solo per il suo ruolo di garante, ma anche e soprattutto di costruttore, di co-facitore di nuove realtà politico-istituzionali.
Perciò, caro Presidente Mattarella, faccia uno sforzo di volontà e di intelligenza, cercando di non banalizzare il suo ruolo. Col passare del tempo può cambiare in meglio, e di molto.