Secondo la scienza pensare troppo fa male

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Pensare può davvero causare disagio: uno studio evidenzia la connessione tra l’impegno mentale e le sensazioni spiacevoli.

Secondo la scienza pensare troppo fa male
foto@pixabay

Ti sei mai domandato perché risolvere un problema di matematica o seguire un film complicato sui viaggi nel tempo possa essere così faticoso? Non sei l’unico a provarlo. Un recente studio condotto dagli scienziati dell’Università Radboud nei Paesi Bassi, e pubblicato su Psychological Bulletin, conferma che il pensiero intenso può effettivamente essere doloroso.

Questo studio, che ha analizzato 170 ricerche precedenti coinvolgendo 4.670 persone, ha rivelato che l’impegno mentale è spesso associato a emozioni sgradevoli come incertezza, tristezza, irritazione, stress e frustrazione. Questo legame è stato riscontrato attraverso diversi tipi di compiti e tra varie persone.

Le persone spesso scelgono attività che richiedono sforzo mentale, ma ciò non significa che trovino piacere nello sforzo in sé“, spiega lo psicologo Erik Bijleveld. “È possibile che le persone optino per queste attività nonostante lo sforzo richiesto, piuttosto che per esso“.

La ricerca ha dimostrato che più è intenso lo sforzo mentale, maggiori sono le difficoltà. Tuttavia, nei paesi asiatici, questa correlazione è meno marcata, probabilmente a causa degli orari scolastici più lunghi fin dall’infanzia, che abituano gli studenti a gestire meglio lo stress mentale.

Questi risultati sono rilevanti per professionisti come ingegneri ed educatori, che devono considerare il carico mentale nella progettazione di attività, strumenti e interfacce.

I nostri risultati indicano che lo sforzo mentale è percepito come spiacevole in un’ampia varietà di popolazioni e compiti“, osserva Bijleveld. “È essenziale che i professionisti ne tengano conto quando sviluppano attività, strumenti, interfacce, applicazioni, materiali o istruzioni.”

Ma allora, perché le persone si cimentano in attività mentalmente impegnative come gli scacchi? I ricercatori ipotizzano che ciò possa essere legato alla prospettiva di una ricompensa, come la soddisfazione di vincere.

In definitiva, sembra che pensare possa davvero far male. Tuttavia, la chiave potrebbe risiedere nel trovare la giusta motivazione per rendere l’impegno mentale più gratificante.

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