La scienza delle onde gravitazionali ha recentemente contribuito a svelare i segreti del meccanismo di Anticitera, un reperto archeologico di grande mistero e spesso definito il primo computer analogico del mondo.
Gli studiosi dell’Università di Glasgow hanno applicato tecniche originariamente sviluppate per l’analisi delle onde gravitazionali a questo antico dispositivo, scoprendo nuovi dettagli sulla sua struttura e funzionamento.
Questo antico manufatto, scoperto in un naufragio vicino all’isola di Anticitera nel 1901, ha continuato a stupire con la sua complessità, dimostrando una capacità di prevedere eventi astronomici con una precisione senza pari per l’epoca.
Le più recenti analisi radiografiche del 2020 hanno fornito ulteriori dettagli sull’anello del calendario del meccanismo, anche se il numero esatto di fori rimaneva incerto a causa dei danni subiti dal dispositivo.
Originariamente, si stimava che i fori fossero tra 347 e 367. Tuttavia, grazie all’uso dell’analisi bayesiana da parte del professor Graham Vaughan e ai metodi di analisi dei dati delle onde gravitazionali LIGO utilizzati dal dottor Joseph Bailey, è stato determinato che il numero di fori è probabilmente 354 o 355, con una maggiore probabilità che sia 354, corrispondente al calendario lunare greco.
Queste ricerche non solo hanno confermato l’uso del calendario lunare, ma hanno anche dimostrato l’eccezionale precisione del dispositivo, con una deviazione radiale di soli 0,028 mm tra i fori. Questo livello di precisione implica l’utilizzo di tecniche di misurazione altamente avanzate e una grande abilità manuale da parte degli antichi artigiani greci.
Il professor Vaughan e il dottor Bailey hanno così dimostrato come le tecniche moderne di esplorazione dello spazio possono essere adattate per svelare i misteri di antichi dispositivi astronomici, offrendo una nuova comprensione dell’ingegno e della precisione degli antichi costruttori greci.
