La Grande Muraglia Cinese, una delle meraviglie del mondo, continua a svelare i suoi segreti. Tra leggende e studi scientifici, una recente scoperta ha lasciato gli studiosi senza parole: un ingrediente inaspettato utilizzato nella sua costruzione. Gli scienziati dell’Università di Zhejiang hanno analizzato i materiali che compongono questa imponente struttura e hanno scoperto un dettaglio affascinante: la malta che tiene insieme i mattoni del muro contiene riso appiccicoso.
Leggende e misteri della Grande Muraglia Cinese
Da sempre circondata da miti, la Grande Muraglia è spesso al centro di teorie e credenze popolari. Una di queste afferma erroneamente che sia visibile ad occhio nudo dallo spazio. Un’altra leggenda, invece, si è rivelata più vicina alla realtà: durante la costruzione del muro, che costò la vita a oltre un milione di persone, i corpi dei lavoratori deceduti sarebbero stati sepolti sotto la struttura. Gli archeologi hanno successivamente confermato questa ipotesi, trovando resti umani in prossimità del muro, contribuendo a consolidare la sua fama di “cimitero più lungo del mondo.”
Un ingrediente sorprendente: il riso appiccicoso
La vera sorpresa, però, è arrivata dallo studio dei materiali usati per costruire la muraglia. I ricercatori hanno scoperto che i costruttori mescolavano il succo ricavato da chicchi di riso ad alto contenuto di amido con una malta a base di sabbia e calcare. Questa combinazione ha dato vita a un materiale straordinariamente resistente, capace di sopportare secoli di esposizione agli agenti atmosferici e a eventi storici.
Perché il riso?
La scelta di utilizzare il riso non era casuale. Gli scienziati hanno confrontato la malta tradizionale a base di calce con quella arricchita di riso appiccicoso e hanno scoperto che quest’ultima garantiva una maggiore tenuta e resistenza. La soluzione innovativa si è rivelata fondamentale per la longevità della struttura, dimostrando che i costruttori cinesi erano maestri nell’arte dell’ingegneria.
La Grande Muraglia oggi: tra turismo e conservazione
Ogni anno, milioni di turisti visitano la Grande Muraglia, ma chi vuole vedere le sue sezioni originali deve esplorare aree meno restaurate. La sezione di Badaling è tra le più famose, grazie alla sua vicinanza a Pechino e alle visite di capi di stato e personalità illustri.
Durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976), molte parti del muro furono smantellate per riutilizzare i mattoni nella costruzione di case e infrastrutture, causando un deterioramento significativo. Nonostante ciò, la struttura rimane un simbolo di resilienza e ingegno umano.
Un’eredità di ingegneria e storia
La scoperta del riso appiccicoso nella malta della Grande Muraglia è un’ulteriore testimonianza dell’abilità dei costruttori dell’epoca, che hanno saputo combinare risorse locali e tecnologie innovative per creare un’opera destinata a durare nei secoli. Questo ingrediente apparentemente semplice si è rivelato uno dei segreti della durabilità di una delle più grandi meraviglie architettoniche del mondo.