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Scommesse sulla Seconda Venuta di Gesù Cristo: il mondo cripto punta tutto sul 2025

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Nell’universo delle criptovalute, dove la speculazione incontra l’innovazione, sta emergendo un trend decisamente insolito: scommettere sul ritorno di Gesù Cristo nel 2025. Una previsione non religiosa, ma finanziaria, che ha già generato un sorprendente volume di scambi superiore ai 160.000 dollari sulla piattaforma Polymarket, basata su blockchain.

Scommesse sulla Seconda Venuta di Gesù Cristo il mondo cripto punta tutto sul 2025

Fede e finanza si incontrano sulla blockchain

La Seconda Venuta di Cristo, nota anche come Parusia, è una delle credenze centrali dell’escatologia cristiana, secondo la quale Gesù tornerà sulla Terra alla fine dei tempi. Sebbene i teologi mettano in guardia dal cercare date specifiche per tale evento, il mercato delle previsioni decentralizzate non sembra porsi lo stesso problema.

Secondo quanto riportato da Bitcoin.com, la scommessa su Polymarket prevede una vincita se il ritorno di Cristo avverrà entro la mezzanotte del 31 dicembre 2025 (ora di New York). Al momento, il contratto viene scambiato intorno al 3%, ma in precedenza ha raggiunto un picco del 5%, riflettendo un certo interesse verso interpretazioni alternative delle profezie bibliche.

Un guadagno di 13.000 dollari se Gesù… non torna?

La dinamica è semplice e paradossale: puntare sul “No” — ovvero che Gesù non tornerà nel 2025 — potrebbe garantire un ritorno di oltre 13.000 dollari in caso di previsione corretta. Una scommessa provocatoria che fonde fede, ironia e finanza speculativa, alimentando il dibattito sui limiti etici dei mercati decentralizzati.

Una nuova frontiera dell’interpretazione biblica?

Non è la prima volta che le piattaforme di previsione affrontano temi religiosi o escatologici. Come riporta Cointribune, già nel 2021 emerse una scommessa legata alla fine del “sacrificio perpetuo”, altro simbolo criptico dell’Apocalisse. Ma la vera domanda è: chi decide se Gesù è davvero tornato? La clausola del contratto prevede che il risultato si basi su un “consenso di fonti credibili”, ma la definizione di “credibile” resta volutamente vaga.

Dove finisce la fede e inizia la speculazione?

Questo episodio solleva riflessioni più ampie sull’intersezione tra spiritualità e tecnologia, mostrando come la decentralizzazione possa confondere i confini tra convinzioni personali e fatti oggettivi. I mercati predittivi come Polymarket non solo trasformano ogni evento in una scommessa, ma ridefiniscono anche il modo in cui collettivamente interpretiamo il mondo.

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