Gli scienziati hanno rivelato che la nostra ricerca della vita nello spazio potrebbe essere molto limitante perchè in realtà non abbiamo una definizione chiara di cosa sia la vita.
Quale tipo di vita cerchiamo nello spazio?
Gli astronomi scrutano il cielo notturno nel tentativo di studiare l’universo ormai da migliaia di anni, ma solo di recente abbiamo sviluppato una tecnologia che ci permette di “vedere” il cosmo più lontano di quanto i nostri occhi possano vedere.
Eppure, con tutti i telescopi e le attrezzature a nostra disposizione, non abbiamo ancora trovato alcun segno di vita su nessun pianeta diverso dal nostro.
Ma forse stiamo cercando le cose sbagliate nei posti sbagliati, come riporta il portale esoreiter.ru. Alcuni scienziati sostengono che non dobbiamo guardare molto lontano per trovare gli alieni, questi ultimi potrebbero effettivamente vivere tra noi sulla Terra, ma in una dimensione diversa.
Gli alieni sono già tra noi ma non riusciamo a vederli
Secondo la teoria degli ufologi, supportati anche da Jacques Vallée, che nel 1963 creò la prima mappa computerizzata di Marte per la NASA, gli alieni potrebbero esistere in altre “realtà” o “dimensioni“.
Senza una chiara definizione di cosa sia la vita, scienziati e astronomi possono commettere l’enorme errore di presumere che la vita al di fuori del nostro pianeta sia esattamente la stessa della Terra.
Parlando a The Guardian, l’astrobiologo Helen Sharman ha dichiarato:
“Ci sono miliardi di stelle nell’universo, su cui dovrebbero esistere tutti i tipi di forme di vita. Saranno, come te e me, fatti di carbonio e azoto? Probabilmente no. Forse sono qui in questo momento e non possiamo vederli“.
La geobiologa Victoria Orfan del California Institute of Technology ha anche suggerito che alcuni esseri viventi potrebbero esistere in una sorta di “biosfera ombra“.
La Orphan crede che gli scienziati che cercano la vita in base al dogma prevalente secondo cui tutti gli esseri viventi sono basati sulla stessa manciata di elementi chimici.
La definizione informale di vita della NASA è “un sistema chimico autosufficiente capace di evoluzione darwiniana“.
L’astrobiologo Lynn Rothschild dell’Ames Research Center della NASA ha dichiarato: “Non puoi cacciare qualcosa se non hai idea di cosa sia“.
E ancora: “Credo che abbiamo una sola definizione di vita. Mi chiedo se la vita sia esattamente come la definiamo?“
Nel frattempo, lo zoologo dell’Università di Cambridge Arik Kershenbaum, autore di The Zoologist’s Guide to the Galaxy, spiega: “La NASA ha bisogno di una chiara definizione della vita per sapere quali rilevatori di vita utilizzare nelle sue missioni. Sarebbe sbagliato presumere che la biochimica che conosciamo sia quella che troveremo su altri pianeti”.
fonte@esoreiter