Sulla nota casa tedesca Volkswagen si abbatte l’ira del premier Angela Merkel, dopo il devastante scandalo delle emissioni truccate.
Sarebbero coinvolte nello scandalo circa 11 milioni di autovetture, una cifra impressionante.
Intanto il gruppo tedesco si appresta ad accantonare 6,5 miliardi di euro per coprire i costi derivanti dallo scandalo, fra multe previste e correttivi da apportare.
Ma nel frattempo, cosa veramente strana, Volkswagen smentisce le voci di un cambio al vertice.
E’ evidente che su uno scandalo di tale portata, e per di più a livello mondiale, non può non esistere una responsabilità gravissima e pesantissima dei vertici, in primo luogo dell’amministratore delegato del gruppo.
A poco serve quindi l’ira del cancelliere se poi non si ha la possibilità o la determinazione di pretendere un azzeramento dei vertici.
Lo stesso amministratore delegato, Martin Winterkorn, afferma che sul piano interno le cose saranno chiarite velocemente e in modo trasparente.
Il Cancelliere tedesco, dal canto suo, auspica che i fatti siano messi sul tavolo il più velocemente possibile, perché in questa situazione difficile serve piena trasparenza.
Intanto le borse, soprattutto quelle europee, hanno oggi risentito in maniera molto consistente della grave situazione determinatasi alla Volkswagen, con perdite decisamente forti.