Sai perchè il nostro cervello ci fa sbadigliare?

VEB

Uno sbadiglio è un atto riflesso che coinvolge una profonda inalazione, seguita da un’espirazione lenta. Durante lo sbadiglio, la bocca si apre e i polmoni si espandono per prendere aria in modo più profondo rispetto alla respirazione normale. Anche se sbadigliamo spesso durante la giornata, il motivo per cui accade è ancora oggetto di studio, e non esiste una risposta unica e definitiva.

Sai perchè il nostro cervello ci fa sbadigliare
foto@pixabay

Perché sbadigliamo?

La scienza ha proposto molte teorie per spiegare il motivo dello sbadiglio, e qui di seguito vediamo alcune delle ipotesi più interessanti.

  1. Regolazione della temperatura cerebrale: Una delle teorie più recenti e accreditate suggerisce che lo sbadiglio serva a raffreddare il cervello. Quando siamo stanchi, annoiati o stressati, la temperatura del cervello tende a salire, e lo sbadiglio, permettendo un afflusso di aria fresca, può aiutare a rinfrescare il cervello e mantenerlo vigile e funzionante in modo ottimale. In sostanza, è come un “ventilatore” per il cervello!
  2. Ossigenazione e stimolo alla veglia: Una delle ipotesi più tradizionali sostiene che lo sbadiglio sia un meccanismo per aumentare i livelli di ossigeno nel corpo e ridurre quelli di anidride carbonica. Quando siamo stanchi o annoiati, la respirazione rallenta, portando a una leggera carenza di ossigeno. Sbadigliare, con un’inspirazione profonda, riempie i polmoni e ossigena il corpo. Questo ci aiuterebbe anche a rimanere svegli e vigili, soprattutto quando la noia o la stanchezza ci fanno calare l’attenzione.
  3. Rilascio di tensione e cambiamento d’attività: Lo sbadiglio potrebbe anche avere una funzione di rilascio della tensione muscolare. Infatti, lo sbadiglio spesso si accompagna a uno stiramento, come se preparasse il corpo a un cambio di attività, da uno stato di calma o noia a uno più attivo. È per questo che sbadigliamo al risveglio o quando stiamo per addormentarci: lo sbadiglio può segnare il passaggio tra due stati.

Ma perché lo sbadiglio è contagioso?

Uno degli aspetti più misteriosi dello sbadiglio è la sua natura contagiosa. Basta vedere o anche solo pensare a qualcuno che sbadiglia per sentire immediatamente il bisogno di fare lo stesso. Questo fenomeno avviene sia negli esseri umani sia in altri animali sociali, come scimmie e cani.

Le spiegazioni al contagio dello sbadiglio

  1. Empatia e connessione sociale: Molti scienziati ritengono che lo sbadiglio contagioso sia una manifestazione di empatia e connessione sociale. Quando vediamo qualcuno sbadigliare, il nostro cervello “mima” questo gesto per solidarietà o per una sorta di “sincronizzazione” sociale. Infatti, alcune ricerche hanno dimostrato che siamo più inclini a sbadigliare quando lo fanno persone a cui siamo emotivamente vicini, come familiari e amici. Nei bambini, lo sbadiglio contagioso si sviluppa intorno ai quattro-cinque anni, in parallelo allo sviluppo della capacità di provare empatia.
  2. Sincronizzazione del gruppo: Un’altra ipotesi è che lo sbadiglio contagioso si sia evoluto come meccanismo di sincronizzazione sociale nei gruppi di animali. In natura, gli animali che vivono in gruppo possono sbadigliare “a catena” come segnale per sincronizzare i ritmi di riposo e veglia, così da mantenere il gruppo compatto e proteggersi dai predatori. Anche se negli esseri umani questo aspetto è meno rilevante, potrebbe comunque essere un residuo di un comportamento ancestrale.
  3. Neuroni specchio: Gli scienziati ipotizzano che il contagio dello sbadiglio sia legato a un particolare tipo di neuroni nel cervello chiamati neuroni specchio. Questi neuroni si attivano sia quando compiamo un’azione sia quando vediamo qualcun altro compierla, facendoci “rispecchiare” inconsciamente il comportamento altrui. I neuroni specchio sono considerati fondamentali per l’apprendimento sociale e l’empatia, e potrebbero essere i responsabili del contagio dello sbadiglio.

Quando il contagio non avviene

Ci sono situazioni in cui il contagio dello sbadiglio è meno frequente o addirittura assente. Per esempio, le persone con disturbi che compromettono la capacità empatica, come alcuni casi di autismo o schizofrenia, tendono a non rispondere allo sbadiglio altrui. Questo rafforza l’ipotesi che il contagio sia collegato alla capacità di empatia e ai meccanismi sociali.

Un fenomeno ancora da scoprire

Nonostante tutte queste ipotesi, lo sbadiglio rimane un fenomeno in parte misterioso e affascinante. Si tratta di un atto comune e semplice, eppure estremamente complesso dal punto di vista scientifico. La sua funzione e il motivo del contagio sono ancora oggetto di ricerca, e nuovi studi potrebbero portare a scoperte sorprendenti in futuro.

Quindi, la prossima volta che sbadigli, potresti pensare a questo riflesso come a un sofisticato meccanismo evolutivo, un piccolo “trucco” della natura per mantenere il cervello efficiente, favorire l’empatia e collegare le persone fra loro in modi invisibili, ma profondi.

Next Post

La meditazione ha degli effetti inaspettati che molti non conoscono

Negli ultimi anni, la meditazione è diventata una pratica molto diffusa, presentata come soluzione efficace contro lo stress e per migliorare la salute mentale. Tuttavia, mentre l’immagine pubblica della meditazione è positiva, ci sono anche effetti collaterali e potenziali rischi che spesso vengono trascurati dai trainer e dalle popolari app […]
La meditazione ha degli effetti inaspettati