Dopo diversi giorni di silenzio, che avevano fatto già temere il peggio, c’è stata una lunga chiacchierata tra il lander Philae e la sonda Rosetta: dalle 19:45 alle 20:07, il piccolo esploratore della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko è entrato in contatto con la sonda orbitante riuscendo così a rassicurare i tecnici dell’Agenzia spaziale europea (Esa).
Minuti preziosi che sono bastati ad inviare un nuovo pacchetto di dati raccolti sulla cometa grazie allo strumento Consert (COmet Nucleus Sounding Experiment by Radiowave Transmission).
“Questo segnale da parte di Philae ci dimostra che almeno una delle unità di comunicazione del lander è operativa e riceve i nostri comandi”, ha spiegato Koen Geurts, uno dei membri del team di controllo dell’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) a Colonia.
Ricordiamo che l’obiettivo della missione è quello di acquisire nuove conoscenze sull’evoluzione del sistema solare grazie all’analisi della cometa. “Rosetta”, lanciata nel 2004 accompagnerà la cometa per un tratto della sua orbita, fino alla fine del 2015.